Ricercatori della NASA stanno studiando il modo di utilizzare gli escrementi degli astronauti per generare elettricita'.
Considerando che una spedizione su Marte dovrebbe durare due anni, posto un equipaggio di sei persone, si dovrebbero produrre circa sei tonnellate di rifiuti organici, feci comprese, dai quali si potrebbero produrre acqua potabile, fertilizzanti ed elettricita'.
Il Geobacter metallireducens, un batterio appartenente ad una famiglia scoperta nel 1987 nello sterco umido depositato sulle rive del fiume Potomac, vive in ambienti carenti d'ossigeno e ricchi di ferro ed ha la capacita' di spostare elettroni nel metallo. Cio' permetterebbe di generare processi di produzione di elettricita'.
Un dispositivo elettrochimico permette di convertire energia chimica in elettricita', utilizzando il lavoro dei batteri, che sposterebbero gli elettroni dei rifiuti organici alla cellula di combustibile e, attraverso un circuito, fino al generatore di elettricita'.
In questo modo si ovvierebbe anche alla mancanza di spazio nell'astronave in cui stivare i "bisogni" dell'equipaggio.