da ITALIA OGGI
Curiosa stagione, l'attuale. Un tempo, le classi politiche si rinnovavano ogni trent'anni, venti per andare al potere, dieci per rimanerci, poi tutti a casa o al cimitero: la guerra, un colpo di stato, uno scandalo, una malattia (l'attesa di vita era di 62 anni, per i nati negli anni 20-30). Oggi tutto è cambiato, si sono inventati pure il welfare etico, morire, per loro, è diventato più difficile, impossibili le guerre (stante art. 11 e quattro Tornado acciaccati), i colpi di stato i politici se li fanno da soli, addirittura in Parlamento con leggi elettorali ispirate dal mitico Acerbo. La Consulta non osa cassarle. I politici non si ammalano più, i primi acciacchi li hanno a novant'anni, come i Cardinali di Curia, il presidente Mattarella (finalmente uno perbene) è lassù, solo, osserva, intristisce (ci sarà dell'amianto sui tetti del Quirinale?). In un mondo scandaloso lo scandalo si è fatto curriculum, bene comune che loro condividono con i fan.
Le Classi Dominanti euro-americane allevano i nostri Premier come champignons, li proteggono come gli antichi romani facevano con i satrapi degli stati cuscinetto, le loro possibilità di manovra sono minime, non possono battere moneta, non nominare vassalli e valvassori (solo valvassini e promuovere alcuni servi della gleba a kapò), sono perennemente in viaggio da e per Bruxelles o per Washington a prendere ordini, baciare pantofole. È un mondo di poveretti (loro) che etero-guidano dei poveracci (noi). Che fare? Buttiamola sull'ironia, sorridiamone, scuotiamo il capo.
Chi è rimasto a combattere contro costoro? Un pugno di magistrati un po' folli, un grumo di giornalisti, supportati dagli italiani perbene. Ci hanno inoculato un curioso vaccino: quelli della Classe Dominante possono compiere qualsiasi oscenità sociale o politica, perpetrare grandi ruberie, subito noi le rimuoviamo, ma guai se truccano gli scontrini. Roma, Anas, il Comune di Sanremo indicano il baratro nel quale siamo precipitati tutti, politici e laici, l'obiettivo primario è liberarci di costoro. Magistrati, giornalisti d'inchiesta buttatevi sugli scontrini, ci restano solo quelli, la mitica «Terra di Mezzo», così noi potremo impalarli, con le puntine da disegno.
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articolo pubblicato il: 26/10/2015 ultima modifica: 03/11/2015