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i dovuti riconoscimenti
di Yuri Battaglia

Perché, dopo cinquantacinque anni dalla morte, parlare ancora di Maria Montessori? Del resto, nel mondo esistono solo duecentocinquanta scuole utilizzanti il suo metodo. Poche, persino se si pensa che il mondo di cui si parla è solamente una minuscola parte dell'intero. Eppure, recentemente, delle indagini svolte e pubblicate su Science hanno segnato l'ennesimo punto a favore della teoria della titolare delle vecchie mille lire. L'indagine, svolta nella scuola Montessori del Wisconsin, sembra dimostrare che il famigerato e tanto aspramente criticato metodo è in grado di portare alla migliore formazione cognitiva e sociale del bambino. Il lavoro è stato svolto su due gruppi di bambini, di cinque e dodici anni, scelti tra coloro che frequentano la scuola, e quelli che, perdendo i sorteggi con i quali vengono scelti i futuri allievi, hanno intrapreso un'altra via. Ebbene, questi bambini sottoposti a tre test Woodcock-Johnson (test di valutazione delle loro capacità di apprendimento) hanno dimostrato un innegabile vantaggio a favore degli allievi-Montessori: questi sono risultati più abili nelle prove di riconoscimento delle lettere e delle parole, nell'abilità di espressione linguistica e nella risoluzione di problemi pratici. Non solo: nelle seguenti prove sociali e comportamentali, gli allievi dell'istituto del Wisconsin hanno dimostrato di avere un senso più sviluppato della giustizia, della correttezza e del rispetto. Chiaramente, questi risultati comprendono solo le fasce immediatamente prese e coinvolte dall'insegnamento attraverso il metodo Montessori: sembra così svilupparsi un'altra indagine, che forse cambierà radicalmente la scena delle metodologie d'istruzione anche in Italia, che toccherà gli studenti che hanno utilizzato il metodo Montessori e altri delle normali scuole, onde vedere, a lungo raggio, quali sono gli effetti a confronto delle due diverse tipologie d'insegnamento. Un grande risultato per uno dei metodi più aspramente criticati, e meno seguiti al mondo, che rischia di ribaltare sostanzialmente tutte le fervide credenze che, soprattutto in Italia, impediscono al metodo di prendere realmente piede e diffondersi capillarmente: infatti, il nostro paese è tra le nazioni che meno sembrano inclinate all'utilizzo applicativo di queste teorie. All'estero, invece, la Montessori sembra riscuotere molto più successo che nella sua patria.

Il metodo Montessori si basa sul fondamentale concetto di libertà del bambino, e sulla convinzione dell'importanza della valutazione psicologica e, quindi, del relativo insegnamento: infatti, i ragazzi che si iscrivono in queste scuole, si trovano ad entrare in un istituto fatto a loro misura, dove la stessa scuola non è per il bambino, ma del bambino. Questi dispone di strumenti ed oggetti che servono a farlo crescere e ragionare in maniera autonoma, senza l'insegnamento diretto e nozionistico del maestro, ma solo con il suo occasionale aiuto. Il bambino è lasciato libero di creare e mostrare le proprie capacità, secondo le sue attitudini, sviluppando così un percorso individuale che lo porta necessariamente ad una crescita anche psicologica, nella quale è possibile correggere l'errore autonomamente, con le proprie forze: solo la libertà permette di sviluppare appieno le potenzialità del bambino. E da questa, deve scaturire disciplina, necessaria, secondo la teoria, a permettere l'autoregolamento dell'individuo quando si troverà di fronte a delle norme di vita. L' ideologia della dottoressa italiana identifica il bambino come essere completo, capace di sviluppare energie creative e possessore di disposizioni morali (come l'amore), che l'adulto ha ormai compresso dentro di sé rendendole inattive. L'adulto ha la tendenza di reprimere la personalità del bambino e spesso lo costringe a vivere in un ambiente di altra misura con ritmi di vita innaturali. Infine, fattore importantissimo al giorno d'oggi, tutti quanti i ragazzi vengono abituati sin da subito alla vita comunitaria ed egualitaria, educati al rispetto del prossimo e delle differenze come punto di forza della specie, e non come discriminante. "La ricerca scientifica più avanzata - in particolare la biologia, le neuroscienze, la psicologia - confermano, direttamente o indirettamente, la solidità dei principi scientifici dell'educazione montessoriana e la conseguente validità del suo metodo, che è il metodo del bambino e della vita stessa. L'identità montessoriana non è solo una opzione educativa e didattica; essa può essere pensata come una coordinata ideale e scientifica per l'educazione futura", afferma l'Opera Nazionale Montessori.

Il successo odierno del metodo riconferma l'attualità delle teorie di Maria Montessori, la quale potrebbe, in qualche decina d'anni, vedere realizzato il suo sogno: una prima generazione di studenti, cresciuti all'insegna dei suoi studi per un futuro migliore a partire dall'insegnamento.

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