A un mese dal termine della 22ª sessione della Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici (COP22), il polo della società civile guidato da Driss El Yazami, Presidente del Consiglio Nazionale per i Diritti Umani del Marocco, fa un bilancio dei risultati raggiunti.
Nel mobilitare i principali attori della società civile del Marocco e della comunità internazionale, il polo della società civile ha assicurato un coinvolgimento significativo di tutti gli stakeholder nella lotta ai cambiamenti climatici. L'intenso programma di incontri, dibattiti, attività, convegni ed eventi collaterali è prova concreta dell'impegno delle organizzazioni e degli attori non statali della società civile verso un'azione climatica efficace e immediata.
Al fine di preparare gli attori della società civile alla COP22, il polo della società civile ha sostenuto la realizzazione della MedCOP sul Clima e 6 incontri a livello regionale in Marocco. Quest'azione a livello regionale si concretizzerà in vari incontri organizzati nelle regioni del regno nordafricano.
La Presidenza Marocchina della COP22 ha messo la mobilitazione della società civile in cima alle priorità. Per questa ragione, per la prima volta nella storia della COP si terrà un incontro a inizio 2017 tra la presidenza del Marocco e la società civile. I 9 gruppi costitutivi si riuniranno per fare il punto sulla COP22 e valutare le diverse forme di collaborazione con il Marocco durante la sua presidenza. "La COP22 ha portato ad una notevole mobilitazione della società civile marocchina, africana e internazionale che deve continuare. Dobbiamo partire da questo successo per fare altri passi in avanti. La COP22 ha rappresentato un punto di svolta nella mobilitazione della società civile", ha dichiarato Driss El Yazami.
L'area dedicata alla società civile, che ha interessato 10.000 m2 della Zona Verde di Bab Ighli dove si è svolta la COP22 dal 7 al 18 novembre 2016, ha accolto più di 300 espositori divisi in 152 spazi, che hanno organizzato 680 eventi tra attività, dibattiti e convegni. In totale sono state rappresentate 60 nazionalità. Spinte dall'interesse per le varie iniziative e azioni della società civile, circa 24,000 persone al giorno hanno visitato l'area, con una punta di 27,000 ingressi il 15 novembre.
Consapevoli dell'importanza del coinvolgimento della società civile nell'azione climatica e convinti che gli obiettivi dell'Accordo di Parigi non possano essere raggiunti senza rafforzare la collaborazione tra attori statali e non statali, hanno visitato l'area personalità di alto livello quali Sua Altezza Reale la Principessa Lalla Hasna del Marocco, il Presidente di COP22 Salaheddine Mezouar, il Presidente francese François Hollande, il Presidente delle Comore Azali Assoumani, i sindaci di Parigi e Bruxelles, Anne Hidalgo e Yvan Mayeur.
Si è potuta notare la presenza di attori della società civile anche fuori dal villaggio di Bab Ighli, in particolare durante la marcia dell'azione climatica organizzata nella città di Marrakech e che ha visto la partecipazione di oltre 7.500 persone il 13 dicembre.
articolo pubblicato il: 24/12/2016