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arte e mostre
l'Italia di Garibaldi
di Manuela Mattei

In occasione del bicentenario della nascita dell'eroe dei due mondi, presso la Sala Zanardelli del Complesso del Vittoriano, a Roma, una mostra a cura di Giuseppe Talamo, organizzata e realizzata da Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia, che propone centocinquanta opere tra oli, disegni, stampe originali, incisioni, documenti d'epoca, dagherrotipi, fotografie e filmati storici dell'Archivio Storico dell'Istituto Luce, di Rai Educational e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La rassegna, promossa dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario in stretta collaborazione con l'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, di cui il curatore G. Talamo è il Presidente, propone un percorso espositivo articolato in due sezioni che intende presentare allo spettatore l'Italia così come appariva al tempo delle imprese dell'Eroe, una volta rientrato dall'America Latina ove si era recato nel 1836 a seguito di una condanna da parte del Regno Sabaudo: dopo un 'ritratto' di Garibaldi attraverso materiali fotografici originali, disegni, tavole originali, incisioni, è così possibile seguirlo nelle celebri Cinque Giornate di Milano, una volta sorti i moti di indipendenza, nella partecipazione alla difesa della Repubblica Romana e nei combattimenti contro i francesi alleati di papa Pio IX, a seguito dei quali fu costretto ad un secondo periodo di esilio.

Dopo qualche anno, al suo rientro in Italia, l'incontro con Cavour e Vittorio Emanuele, la costituzione di un corpo di volontari, i Cacciatori delle Alpi; quindi la partecipazione alla Seconda Guerra d'Indipendenza sino all'armistizio di Villafranca, la spedizione dei Mille e la consegna delle terre conquistate a Vittorio Emanuele, il tentativo della liberazione di Roma nel 1862 e la partecipazione alla Terza Guerra d'Indipendenza, la vittoria di Bezzecca ed il successivo sgombero dal territorio trentino per ordine dei Piemontesi, l'ulteriore tentativo di liberare Roma dal governo papalino conclusosi con la sconfitta di Mentana e, da ultimo, l'aiuto dato ai francesi nella guerra da loro sostenuta contro la Prussia. Un lungo viaggio nella memoria perché come ricorda Andrea Marcucci, Presidente del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario, "Garibaldi, oggi appartiene alla nazione ed è patrimonio di tutti gli italiani.

Proprio per questo alla sua figura dobbiamo attribuire un significato particolare, significato che ci permetta di ritrovare quella certa idea dell'Italia che dal Risorgimento arriva fino ai nostri giorni e che noi, e non parlo solo a nome del Comitato Nazionale da me presieduto, avremmo l'aspirazione di trasmettere alle nuove generazioni, perché dia loro modo, riflettendo sul passato, di valutare attentamente le nuove vie da intraprendere".

Completa la rassegna un prezioso volume di grande formato edito da Gangemi Editore con la riproduzione del materiale proposto, in uno a vari ed esaustivi saggi.

'L'Italia di Garibaldi' al Vittoriano di Roma sino al 6 gennaio 2008. Ingresso libero, con orari dal lunedì al giovedì ore 9,30-18,30; dal martedì alla domenica ore 9,30-19,30; ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura.

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