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teatro
"baciami, stupido"
di Sergio Gigliati

Molto apprezzata dal pubblico la commedia in scena dallo scorso 27 novembre al il Teatro Manzoni di Roma "Baciami stupido", di Anna Bonacci, che vede tra gli interpreti principali una stravolgente Patrizia Pellegrino ed un eccezionale Franco Oppini.

Che cosa si chiede ad una moglie quasi sempre? E da sempre? Di essere così bella da suscitare il desiderio degli altri ma anche così fedele da lasciare quegli stessi altri con la frustrante sensazione di non poterne godere. Tuttavia quando capita qualcuno che non è come tutti gli altri? Quando questo qualcuno volendo, avrebbe il potere di cambiare, come un deus ex machina, la vita di Lui, e di Lei, immergendoli nel successo, trasportandoli dalla loro oscura e noiosa città di provincia alla eccitante e sognata metropoli? Forse allora la certezza di ciò che si chiede a una mogli comincia a incrinarsi. E l'ingegno si aguzza. Come ottenere il massimo...in cambio di niente? Ecco quindi l'intrigo, l'intreccio, la pochade; ecco gli equivoci, le bugie, gli scambi di persona, l'apparenza, il caos. Ma se è il desiderio a guidare i comportamenti, a incrinare gli equilibri, è all'amore che toccherà rimettere tutto in ordine. Comunque, forse, alla fine dell'avventura, grazie anche a quella tempesta passeggera, la moglie acquisterà più fiducia in se stessa riuscendo addirittura a far si che in futuro il suo Lui non la consideri più un qualcosa da esibire quanto piuttosto un "qualcuno" da amare e rispettare.

"Baciami stupido" è il titolo di un fortunato film di Billy Wilder del 1964. In realtà la sceneggiatura di Wilder era fortemente basata su una commedia del 1944 "L'ora della fantasia", una delle pièces più rappresentate all'estero nel secondo dopoguerra. Una commedia, cosa assai rilevante, scritta da un italiana, Anna Bonacci. Sembra evidente come in questo testo l'autrice abbia messo molto della sua storia personale, una donna colta ma autodidatta nella media provincia italiana, distanti all'epoca anni luce dalle grandi metropoli.

Questa edizione di "Baciami stupido" è basata sia sulla sceneggiature di Wilder sia sulla commedia della Bonacci ed è stata adattata, e in alcune parti integrata e reinventata alla luce dei cambiamenti avvenuti da quei lontani anni '40 e '60 ad oggi, per sottolineare, attraverso soprattutto il potenziamento della comicità delle battute e delle situazioni, l'attualità di quelle tematiche relative alla coppia che sembrano essere in fondo le stesse di sempre.

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