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teatro
"lo schiaccianoci"
di Sergio Gigliati

Una nuova versione per "Lo Schiaccianoci", balletto popolarissimo, con Andrè de la Roche e la Compagnia del Balletto di Roma al Teatro Italia di Roma, in scena dal 10 al 20 gennaio 2008 presso il Teatro Italia di Roma per la regia di Mario Piazza e l'elaborazione drammaturgia di Riccardo Reim.

Lo schiaccianoci è divenuto, in un tempo relativamente breve (in Italia debutta nel 1938), un balletto popolarissimo, spesso usato come una sorta di strenna natalizia, una specie di fiaba gioiosa dedicata all'infanzia. In realtà Lo Schiaccianoci è semmai dedicato, verrebbe da dire, alla tragedia dell'infanzia, ovvero al doloroso e traumatico atto del crescere, al difficoltoso abbandono del mondo dei giochi e delle sicurezze, al superamento di quella "linea d'ombra" che segna il passaggio verso le tortuosità dell'adolescenza. Adottando l'andamento e gli espedienti del thriller e coniugandoli con il linguaggio della danza contemporanea, Lo Schiaccianoci si presta a farsi specchio fedele delle generazioni odierne, precocemente private dell'infanzia dall'informazione ossessiva dei media, che hanno oramai trasformato la guerra e ogni altra violenza in "spettacolo" da guardare con distratta indifferenza in qualsiasi momento della giornata. In questa nuova versione, dove spesso situazioni e psicologie vengono letteralmente ribaltate, lo Schiaccianoci diviene un grumo di tutti gli incubi della piccola Clara, sinistro personaggio capace di assassinare il fratellino ritz o di trasformarsi in una macabra Fata Confetto. Passando di spavento in spavento, Clara, novella Alice, si desterà quando ormai l'incubo sembra schiacciarla senza più scampo: ritroverà i suoi cari, ma vedendoli ormai con occhi diversi, gli occhi di chi, forse ancora confusamente, comincia a comprendere che da quegli affetti bisognerà imparare a distaccarsi e a fare da soli. Il tutto narrato secondo le regole e i tranelli dei nuovi giochi tecnologici: il sogno si sfrangia nell'incubo di un atroce videogame che ingloba e imprigiona la protagonista, annullando ogni confine tra reale e virtuale, dove non sono più i giocattoli a prendere vita, bensi il giocatore stesso ad essere orribilmente trasformato in futile pedina.

In scena al Teatro Italia dal 10 al 20 gennaio 2008 con la partecipazione di Andrè De La Roche, Azzurra Schena, Hektor Budla, Paolo Santilli. Costumi e scene di Giuseppina Maurizi su musiche di Petr ll'ic Cajkovskij per la regia di Mario Piazza.

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