L'antica biblioteca di Alessandria d'Egitto conteneva più di mezzo milione di pergamene, comprese le opere di filosofi quali Aristotele, Platone, Sofocle, Eschilo e Teocrito. Alcuni storici sostengono che fu data alle fiamme da Giulio Cesare nel 48 A.C., altri affermano che Giulio Cesare diede fuoco alla flotta egiziana e le fiamme raggiunsero il palazzo reale e parte della biblioteca che vi era ospitata. Dopo diversi secoli, il generale arabo Amr Ibn Al As conquistò l'Egitto per ordine del califfo Omar. Secondo alcune cronache, il generale ordinò che i libri rimasti nella biblioteca fossero usati come legna da ardere nel rogo dei 4000 bagni di Alessandria.
La nuova biblioteca, ideata dallo storico egiziano Mustafa al-Abbadi più di 20 anni fa, sorge
dove si pensa fosse l'antica, a pochi metri dal mare (ci sono state anche polemiche di carattere archeologico nel corso degli scavi). Potrà ospitare 2.500 studiosi distribuiti in 300 sale e si pensa che riceverà circa 10.000 visitatori al giorno. Le università arabe hanno contribuito ai finanziamenti con 65 milioni di dollari (oltre 130 miliardi di lire), dalla Norvegia sono arrivate donazioni per gli arredamenti pari a oltre 3 milioni di dollari, il Giappone ha fornito l'equipaggiamento tecnico, dalla Germania è arrivato il sistema di trasporto e movimento dei libri. L'Egitto ha messo a disposizione l'area e ha controllato la realizzazione complessiva del progetto. La nuova biblioteca risulta colossale per la sua mole (è la seconda più grande al mondo dopo quella del Congresso USA) e immensa per l'incombenza che si pone: recuperare lo splendore scientifico, culturale e umanistico perso 1400 anni fa con la distruzione dell'antica Biblioteca Alessandrina.
È stata inaugurata ufficialmente il 16 ottobre. Con la forma di un disco che si inclina in angolo piramidale fino a raggiungere l'altezza di trentatré metri, la costruzione rimanda all'immagine del sole che emerge dal mare all'alba. Nei suoi undici piani, quattro dei quali sotto il livello del mare, la nuova biblioteca mescola gli stili architettonici del XXI Secolo con quelli tradizionali egiziani, nei quali predominano le forme piramidali, circolari e le colonne faraoniche. Il nuovo edificio di granito e alluminio, che presenta i più moderni sistemi di tecnologia avanzata, riunisce circa otto milioni di libri, 5oomila lettere, 100mila manoscritti, 50mila mappe, diecimila libri antichi e milioni di documenti digitalizzati, fino a raggiungere un totale di cinquanta milioni di pezzi schedati. L'immensa sala di lettura di sette piani a gradoni ha una solo tetto con migliaia di pannelli di differenti colori che regolano la luce solare durante il giorno e fanno sembrare la sala più grande di quanto sia. Ci sono inoltre sale audiovisive e sale multimediali, per mezzo delle quali è possibile consultare più di 200 mila documenti tradotti in arabo, inglese e francese. Vi sono inoltre tre musei ed una galleria per esposizioni d'arte e di scienza. Vicino all'edificio principale vi è un planetario dove fino a cento persone contemporaneamente possono osservare le proiezioni celesti che rappresentano le diverse concezioni dell'universo prevalenti durante i quattro periodi della cultura egiziana: antico, greco, romano e musulmano. Quattro centri di ricerca ed una sala conferenze da tremila posti completano un percorso di varie ore necessarie per visitare tutta la biblioteca.