Con la sconfitta della malaria, grazie alle bonifiche, alle migliorate condizioni di vita, all'ormai dimenticato "chinino di stato" che fino ad una trentina di anni fa veniva venduto nelle tabaccherie, ci eravamo abituati in Italia a considerare la zanzara solo un fastidioso persecutore delle nostre notti estive. La zanzara comune (in realtà si tratta di sessanta specie diverse) è un insetto che si nutre di nettare e di altri liquidi organici; solo la femmina fecondata punge per procurarsi il sangue, necessario per portare a maturazione le uova. La puntura in sé non è dolorosa, il prurito si sente a causa di una sostanza anticoagulante che la zanzara inocula prima di succhiare il sangue. Da qualche tempo a questa parte, però, quando si parla di zanzara si sta ricreando quella sensazione di paura che accompagnava un tempo il nominare questo insetto. Ciò è dovuto all'arrivo in Italia della zanzara tigre, ma soprattutto alle notizie che ci giungono da oltreoceano sulla cosiddetta zanzara killer, detta anche zanzara del Nilo.
La zanzara tigre, più piccola delle zanzare comuni, nera con striature bianche, molto aggressiva, punge esclusivamente di giorno, preferibilmente alle gambe; non si limita a produrre la solita, fastidiosissima bollicina, ma provoca bolle e gonfiori molto pruriginosi. Stando a quanto afferma Stefano Petrella sulla rivista "Panda", l'introduzione della zanzara tigre in Italia è colpa dei detersivi al limone. La zanzara, di origine asiatica, sarebbe giunta in Italia nascosta nell'acqua raccolta all'interno dei vecchi copertoni importati via mare. Sempre secondo la rivista, i copertoni sarebbero comprati da industrie chimiche per produrre, con processi di sintesi, il limonene, sostanza presente in natura nella scorza degli agrumi. La passione per i prodotti "naturali" fa sì che le industrie producano sempre più prodotti similtradizionali: bicarbonato e menta nel dentifricio, aceto nello shampoo, limone nel detersivo per i piatti. Secondo dati ISTAT, in Italia vengono importate annualmente fino a 16 milioni di tonnellate di copertoni usati; parte di questo materiale proviene da zone in cui la presenza della zanzara tigre è endemica.
La zanzara killer è ancora peggio, perché trasmette un virus che può portare alla morte.Il virus è trasmesso all'uomo da zanzare che a loro volta lo ricevono succhiando il sangue infetto di varie specie di volatili(che lo contraggono bevendo l'acqua infetta degli stagni). L'incubazione negli insetti dura una decina di giorni, negli esseri umani, invece, i sintomi cominciano a manifestarsi dopo un periodo variabile fra i tre e i quindici giorni. La zanzara killer fu osservata la prima volta in Uganda nel 1937, ma dal 1999 è presente negli USA, dove 1.500 persone circa hanno contratto la malattia. Solo quest'anno ci sono stati undici morti negli stati dell'Est. I sintomi del contagio sono febbre, debolezza muscolare, alterazione mentale ed elevato tasso proteico nel liquido spinale. Quando la malattia raggiunge il culmine si hanno encefalite e meningite, nelle stadio finale si arriva alla paralisi, al coma e alla morte. Le ultime notizie che giungono dalla provincia canadese del Québec riportano la morte per paralisi cerebrale di un uomo punto da una zanzara.