Una fotografia in bianco e nero giacente nell'archivio dell'Università di Manchester mostra come era fatto Baby, il primo computer della storia costruito nell'estate del 1948. Occupava un'intera stanza ed era costruito con schedari metallici da ufficio postale e centinaia di valvole unite da una selva di cavi.
In realtà la foto esistente non è quella del computer originale ma di un suo sviluppo del 15 dicembre 1948. Gli ideatori furono Tom Kilburn e Freddie Williams, due ricercatori universitari che batterono sul tempo gli scienziati americani. Baby aveva una Ram di solo 32 parole, ognuna di 32 bit con una memoria totale di 1024 bit, valori ridicoli di fronte a qualsiasi dispositivo di oggi capace di immagazzinare milioni di informazioni, in un formato da tasca.
Baby non aveva una tastiera ma una serie di bottoni e di interruttori istallati verticalmente; i dati non apparivano sullo schermo, ma direttamente in un tubo catodico.
Manchester divenne così il primo polo informatico al mondo e nella sua Università fu fondato il primo dipartimento di Scienze dell'elaborazione dei dati.