torna a "LaFolla.it" torna alla home page dell'archivio contattaci
cerca nell'archivio




ricerca avanzata


Google



contattaci

ingrandisci o rimpicciolisci il carattere del testo

speciale Ariel 160 anni
la vastità dell'opera
di Carla Santini

Sull'opera di Gabriele D'annunzio ha pesato a lungo il giudizio negativo di Benedetto Croce, che in un saggio del 1903 lo definiva "dilettante squisito di sensazioni". In questo il pescarese si trova in ottima compagnia, visto che il filosofo ebbe a salvare solo l'"Inferno", negando al "Purgatorio" e al "Paradiso" la qualità di essere vera poesia.

Altra accusa abbastanza dura a morire é quella di essere un plagiario. In una edizione scolastica de "Il Piacere" il curatore non fa altro che sottolineare le somiglianze con un libro dei fratelli Goncourt. A parte il fatto che echi dannunziani si trovano nelle composizioni di molti poeti italiani del Novecento, è normale che un letterato si rifaccia a coloro che l'hanno preceduto o ai suoi contemporanei che hanno aperto una strada. D'Annunzio ha legato indissolubilmente la sua opera alle proprie esperienze di vita, a quanto poteva trarre dalle vastissime letture, alle credenze che lo hanno di volta in volta accompagnato nel corso delle sua esistenza. Sempre legato ad una ricerca di nuovi sbocchi poetici, risultava essere il più sperimentale dei letterati italiani; già avanti con gli anni, cercò di sperimentare nuove forme di punteggiatura.

Quanto sia fruibile dell'immensa mole dell'opera di D'Annunzio da parte del lettore moderno è difficile da stabilire, in primo luogo per la stessa vastità dell'opera, poi perché, sia per la sua continua ricerca stilistica e per il mutare dei suoi gusti, dal verismo giovanile delle "Novelle della Pescara", al Decadentismo e ancora al Superomismo, fino a quel "Notturno", scritto su migliaia di striscioline di carta da una riga ciascuna quando stava perdendo un occhio per ferita di guerra e riscoperto oggi dalla critica come una delle cose più interessanti da lui prodotte.

Ma, a detta di tutti i critici, è l'Alcyone, quarto libro delle "Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi" il capolavoro poetico della piena maturità. Paradossalmente in "Alcyone" mancano tutti i temi delle opere precedenti, la rappresentazione della natura è diversa da quella di "Canto novo", non ci sono pose da Vate né languori "paradisiaci". La trasfigurazione poetica di un'estate in Versilia raggiunge livelli tra i più alti della nostra letteratura. Liriche come "L'oleandro", "Undulna", "La sera fiesolana" e "La pioggia nel pineto", restano scolpite nel ricordo, anche se a volte "sciupate" da troppo pedanti letture scolastiche.

Nella narrativa tutti i suoi romanzi sono interessanti per chi ama una lettura non facile, spesso bisognosa di essere sorretta dal vocabolario. Sei romanzi, perché il "Giovanni Episcopo", scritto dopo la lettura dei grandi romanzi russi, è un racconto lungo e "La Leda senza cigno" non fu considerata romanzo dallo stesso autore. "Il Piacere", indubbiamente, resta il suo capolavoro in prosa, una prosa levigata e preziosa, di grande semplicità sintattica ma con una maniacale ricerca di termini preziosi o semplicemente piacevolmente sonori. L'Estetismo raggiunge il suo massimo, e non solo per quanto riguarda la narrativa italiana. Sulla scia dell'enorme successo ottenuto, D'Annunzio scrive altri romanzi dello stesso genere, "L'Innocente" e "Trionfo della morte".

Al periodo successivo vanno ascritti "Le vergini delle rocce", "Il Fuoco" e "Forse che sì, forse che no". Per quest'ultimo ebbe una controversia con la famiglia Inghirami, proprietaria del palazzo mantovano che ospitava su un soffitto il motto che dette titolo al romanzo. Ma anche in questo caso ritorna il discorso che l'Immaginifico metteva nelle opere le sensazioni, le letture, gli amori, tutto ciò che riempiva la sua vita. "Il Fuoco" è particolarmente interessante perché è una sintesi di tutti i generi, romanzo come forma poetica, saggistica e teatrale, evocante forme, colori, luci, musicalità.

articolo pubblicato il: 26/04/2023

Commenta Manda quest'articolo ad un amico Versione
stampabile
Torna a LaFolla.it