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speciale paestum: "la valle degli dei"
la storia: dagli albori all'epoca romana
di Sergio Gigliati

Scrivere la storia di Paestum, anche se in forma breve, e' sempre molto difficile. E' compito e materia, spesso fonte di discussioni e pareri controversi, di studiosi e archeologi. Per il visitatore e per il turista risulta probabilmente sterile addentrarsi in terminologie tecniche e spesso e' molto piu' produttivo affidarsi a semplici nozioni storiche di massima ed al meraviglioso impatto visivo che offre l'insieme.

Paestum antica cittą della Campania e' situata presso la costa sud orientale del litorale tirrenico del golfo di Salerno, nella piana bonificata del Sele, in un'estensione pianeggiante che va dai piedi delle colline al mare. E' considerata, non a torto, uno dei centri principali della Magna Grecia e tra i piu' importanti centri archeologici d'Italia. Paestum, il Silaros dei greci, era anticamente denominata Sinus Paestanus. I suoi templi dorici, ancora perfettamente conservati, suscitano al visitatore una profonda impressione di maestositą e grandezza.

Le sue origini pero' sono molto piu' antiche: risalgono all'etą del paleolitico. Per questa sua posizione geografica favorevole non poteva non presentare in epoche molto antiche nuclei di abitanti locali, seppur non organizzati. Piu' consistenti sono le testimonianze relative all'etą del bronzo (Eneolitico), come attestano le scoperte effettuate nella vicina localitą di Gaudo. In quest'area sono stati rinvenuti, infatti, un insediamento e una necropoli contenenti all'interno dell'abitato manufatti risalenti all'etą neolitica e paleolitica.

Verso la fine del VII sec. a.C. fu fondata, secondo lo storico Strabone, da coloni greci provenienti dalla vicina Sibari, una cittą che prese il nome di Poseidonia (cittą di Nettuno), in onore del dio del mare. Contemporaneamente alla cittą, sorta con l'intento di essere un centro commerciale, sembra sia stato edificato, poco piu' a nord presso la foce del fiume Sele, un santuario dedicato a Hera Argiva (il c.d. Heraion).

Questo santuario, oltre che per il culto della loro dea Hera di Argo, fu probabilmente edificato per strategia difensiva nei confronti degli Etruschi che si erano insediati al di la del fiume dell'agro picentino e costituivano una minaccia ed un pericolo in quanto potenza vicina oltre che evoluta. Il santuario divenne ben presto famoso in tutto il mondo greco, tanto che, come narra Strabone, la sua fondazione venne attribuita a Giasone e ai suoi Argonauti.

Paestum divenne ben presto una florida cittą, grande emporio agricolo e marittimo, che sopravvisse alla distruzione di Sibari (da parte di Crotone nel 510 a.C.) stringendo relazioni con gli Etruschi e mantenendo le sue posizioni anche dopo la battaglia di Cuma ed il conseguente arretramento degli stessi. La magnificenza di questa colonia suscito le mire di conquista dei Lucani, popolazione italica dell'interno, che la occuparono intorno al 400a.C. mutandone il nome da Poseidonia a Paistom.

I Lucani, pur non raggiungendo il livello culturale del popolo Greco, vi continuarono per lungo tempo attivitą civili e militari, tranne una breve parentesi in cui i Greci d'Italia, confederati sotto la guida di Alessandro il Molosso, re dell'Epiro e zio di Alessandro Magno, li sconfissero in una battaglia presso Poseidonia nel 332 a.C. L'occupazione Greca duro' per pochi anni: i Lucani ne riprendono possesso nel 326 a.C., in seguito alla battaglia di Pandosia in cui mori' Alessandro.

Intanto si andava espandendo lungo la penisola una ben piu' grande potenza: Roma.
continua

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