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attualità scientifica
la lente d'ingrandimento cosmica

Un'équipe internazionale di astronomi ha approfittato di una "lente d'ingrandimento" cosmica per studiare il piu' lontano dei mondi xtrasolari conosciuti. OGLE 2003-BLG-235/MOA 2003-BLG-63', a 17mila anni luce dalla terra, e' stato il primo dei pianeti scoperti grazie all'utilizzo di una lente gravitazionale. la sua scoperta e' stata possibile perche' il pianeta, grande una volta e mezzo Giove, si e' trovato tra una stella e la Terra.

L'esistenza delle lenti gravitazionali fu ipotizzata da Albert Einstein all'interno della Teoria generale della relativita' e dimostrata durante un'eclisse di sole nel 1919; afferma che una galassia, una stella o un pianeta possono fungere da lente d'ingrandimento ed amplificare la luce di un oggetto lontano con il quale sono allineati. Se quando si guarda ad una stella s'interpone tra questa e l'osservatore un oggetto di grande massa, la luce del primo astro aumenta e si vede piu' brillante, come se si guardasse attraverso una lente.

Il nuovo pianeta appartiene alla costellazione del Sagittario e gira intorno ad una nana rossa dalla quale si trova ad una distanza tripla di quella dalla terra al Sole. La coppia e' stata scoperta perche' ha amplificato la luce di una stella che si trova a 24mila anni luce dalla terra, piu' o meno al centro della Via Lattea.

La scoperta si deve a Ian Bond, dell'istituto astronomico di Edinburgo, ma il primo a proporre l'uso di lenti gravitazionali per scoprire mondi lontani e' stato Bohdan Paczynski, dell'Universita' di Princeton.

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