Gli anni '60 vedono l'evoluzione del mezzo aereo incentrato sulla capacita' di riuscire a coprire distanze sempre piu' grandi: l'obiettivo e' quello di raggiungere una qualsiasi parte del globo terrestre e scatenare una capacita' offensiva in territorio nemico in tempi brevissimi. E' l'epoca dei grandi bombardieri capaci di sganciare ordigni nucleari ovunque nel mondo: tra i piu' famosi dell'epoca ricordiamo il B-47, primo bombardiere strategico americano. Ma la parte del leone toccherà al B52, meglio noto e conosciuto come superfortezza volante: e' l'aereo che entrerà nella storia dell'aviazione come uno dei maggiori aeroplani militari di tutti i tempi.
Nasce in questi anni il primo aereo con la caratteristica ala a delta: il Vulcan, progettato in seno alla RAF. Successivamente un forte impulso alla progettazione di nuovi veicoli si concretizzerà non appena verra' adottato in maniera sistematica il motore a reazione. La guerra in Corea e' il campo dove si sperimenteranno numerosi aerei da caccia e combattimento innovativi: e' il caso dei MIG 15 sovietici e degli F86 statunitensi.
Un ulteriore passo evolutivo sarà determinato dall'introduzione del motore supersonico, che equipaggerà aerei come il MIG 19 ed il famosissimo Mirage III francese.
E' il momento giusto per le sperimentazioni di nuove e diverse soluzioni. Si arriva alla progettazione di un aereo del tutto particolare, con caratteristiche mutuate da un altro mezzo aereo (l'elicottero): l'aereo a decollo verticale, che consentirà un impiego ancor piu' estremo del mezzo. E' il caso dell'inglese "Harrier", studiato per il decollo in qualsiasi situazione.
L'aviazione sta vivendo un periodo di estreme innovazioni tecnologiche; quest'ultime, applicate agli studi sull'aerodinamicità, permetteranno l'introduzione di aerei con ali a geometrie variabili. Questa particolare conformazione dell'ala, detta appunto variabile, permette di sfruttare al meglio alcune caratteristiche tipiche delle altre due tipologie di ali esistenti: quella distesa che facilita le operazioni di decollo e atterraggio e quella a delta ideale per il volo supersonico a velocità elevate.
L'Italia, insieme a Gran Bretagna e Germania, progetta il Tornado, aviogetto ancora in servizio negli stati dell'Europa.
La Russia entra in scena con un particolare tipo di MIG 25 ( il Foxboat) che raggiunge la ragguardevole velocità di tre volte superiore a quella del suono.
L'ultimo decennio del XX secolo vedrà l'entrata in scena di mezzi sempre piu' sofisticati. E' l'era dell'elettronica, del computer, ed i veicoli sono dotati di tecnologie a dir poco fantascientifiche e contromisure sempre piu' sofisticate. La "Guerra del Golfo" agli inizi degli anni '90 vedrà l'impiego di mezzi rivoluzionari: dagli "F15 Strike Eagle" agli "A6 Intruder", dagli "F16 Falcon" ai "Jaguar" francesi e britannici, per finire ai "Tomcat", agli "Hornet" o ai sofisticati bombardieri invisibili "F117 Stealth".
D'altro canto la sperimentazione di queste nuove tecnologie applicate all'aviazione militare ha permesso e premetterà la costruzione di aerei civili sempre piu' sicuri. Di pari passo con le nuove tecnologie e' a tutt'oggi la nostra compagnia aerea nazionale, l'Alitalia, che con i suoi 196 aeromobili in servizio (dati marzo 2004) e' considerata una tra le flotte piu' giovani ed efficienti in Europa: dai semplici ATR 72 ai piu' sofisticati Boing, per passare attraverso i noti MD80 ed MD11 e finire ai vari tipi di Airbus, il cui ultimo nato (Airbus 380) solcherà per la prima volta i nostri cieli nel 2006.
Si e' vissuta nel corso del XX sec. una evoluzione inimmaginabile del mezzo e della tecnologia aerea. Molta strada e' stata percorsa da quello storico 17 dicembre del 1903 quando per la prima volta si libro' per 12 secondi nel cielo il primo aereo a motore. Da allora i cieli in ogni angolo del globo terrestre hanno ospitato veicoli sempre piu' sofisticati e veloci trasportando milioni di persone.
Chissà se i fratelli Wright, da semplici produttori di biciclette quali erano, hanno compreso la portata della loro invenzione che, quella gelida mattina d'inverno, li ha proiettati prepotentemente nella storia dell'umanità.