Secondo la rete di controllo della fauna silvestre Traffic sono solo tra le 400 e le 500 le tigri di Sumatra ancora in vita.
Traffic ha svolto una indagine,scoprendo un vasto mercato, alimentato dal bracconaggio, di medicinali naturali, trofei, talismani e souvenir proveniente dall'uccisione delle tigri.
Secondo l'organizzazione, tra il 1998 ed il 2002 sono stati abbattuti illegalmente cinquanta capi e le parti richieste, soprattutto denti ed artigli, si trovano tranquillamente in commercio , esposti in numerosi negozi. Ma il commercio non si ferma all'isola ed e' esteso alla Malesia, Singapore, Taiwan, per giungere fino in Cina, Giappone e Corea del Sud.
Oltre al bracconaggio, l'altra minaccia per le tigri e' dovuta alla scomparsa dell'habitat, in seguito allo sfruttamento delle foreste per la fabbicazione di polpa di legno per l'industria cartaria.
Si teme che le tigri di Sumatra facciano la fine di quelle di Bali, scomparse negli anni Trenta, e di quelle di Giava, estinte una ventina di anni fa.