torna a "LaFolla.it" torna alla home page dell'archivio contattaci
cerca nell'archivio




ricerca avanzata


Google



contattaci

ingrandisci o rimpicciolisci il carattere del testo

copertina
la morte di Lévi-Strauss

è stato uno dei grandi del XX secolo


L'antropologo Claude Lévi-Strauss, uno degli intellettuali più importanti del XX secolo, è morto nel suo appartamento parigino sabato 31 ottobre, ma la notizia è stata diffusa dalla casa editrice Plon solo martedì 3 novembre. Il 28 novembre avrebbe compiuto 101 anni; era nato infatti a Bruxelles da genitori ebrei francesi il 28 novembre del 1908, ma già nel 1909 i suoi genitori decisero di rientrare a Parigi.

Lévi-Strauss dette inizio al suo grande progetto intellettuale nel 1934, quando fu invitato ad insegnare sociologia nell'Università di san Paolo, fondata da poco grazie all'apporto di intellettuali francesi.

L'antropologo visse tre anni in Brasile, effettuando varie escursioni nel Centro Ovest e nel Nord del paese, a contatto con indios cadiuéus, bororos e nambiquaras e queste esperienze fornirono la base dei suoi studi strutturalisti.

Le varie missioni etnologiche e le esperienze in Mato Grosso e in Amazzonia furono illustrate nel suo terzo libro "Tristi Tropici", del 1955,considerato una specie di autobiografia intellettuale. Erano passati venti anni da quel febbraio 1935 in cui si era imbarcato per quell'avventura che doveva cambiarlo e con lui cambiare radicalmente l'antropologia culturale. A San Paolo ebbe come colleghi il geografo Pierre Mombeig, il grande storico Fernand Braudel ed il filosofo Jean Maugüé. Nel 1938 rinunciò alla cattedra per effettuare un lungo viaggio nell'interno.

Durante la guerra si rifugiò negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni razziali ed ebbe modo di lavorare in istituzioni prestigiose. Rientrato in Francia pubblicò una tesi discussa alla Sorbona nel 1948 sulle strutture elementari della parentela; dieci anni dopo dedicò il suo primo volume di antropologia strutturalista alla memoria di Émile Durkheim, uno dei fondatori della sociologia.

Il resto della sua vita fu un susseguirsi di studi e di riconoscimenti. Tra tanto lavoro trovò anche il tempo di sposarsi tre volte. Ultimamente viveva piuttosto appartato e riceveva solo pochi fedelissimi amici.

articolo pubblicato il: 03/11/2009 ultima modifica: 15/12/2009

Commenta Manda quest'articolo ad un amico Versione
stampabile
Torna a LaFolla.it