Nel 2010 si celebrerà ufficialmente il cinquantesimo anniversario della costruzione del primo laser. Charles Townes, Nicolay Basov e Alexander Prokhorov ottennero il Nobel per la Fisica nel 1964 per il loro contributo all'invenzione. Townes e suo cognato Arthur Schawlow, premio Nobel 1981, avevano aperto la strada con l'invenzione del maser, dispositivo identico al laser che emette microonde invece di luce. Ma il primo laser fu costruito da Theodore Maiman il 16 maggio 1960 a Malibù. Non è stato l'unico inventore misconosciuto, perché anche Gordon Gould ha sostenuto una lunga battaglia legale per il brevetto.
Il termine laser è l'acronimo di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation, amplificazione della luce mediante emissione stimolata di radiazioni, un fenomeno intuito già nel 1917 da Albert Einstein. La luce laser è estremamente pura, perché contiene unicamente una frequenza o colore, totalmente coerente (tutti i fotoni che formano il fascio di luce lavorano in sincronia) e altamente direttiva, perché il fascio di luce si propaga in una direzione ben determinata.
Oggigiorno il laser viene utilizzato in molti modi: tagliare, attaccare, fondere, pulire, stampare, etichettare, cancellare e tornire lavori industriali, analizzare sostanze chimiche, correggere la miopia, diagnosticare malattie e molte altre applicazioni nei più svariati campi della nostra vita quotidiana. Molte altre saranno possibili in futuro, come nanopinze ultradelicate per lavorare su cellule vive, comunicazioni ultrasicure,temperature ultrafredde, sensori ultrasensibili e ultraresistenti.
Charles Townes, che a novantaquattro anni insegna ancora all'Università di Berkeley, afferma che l'invenzione del laser, come la maggioranza delle invenzioni, è avvenuta per merito di persone che cercavano tutt'altro.
articolo pubblicato il: 07/12/2009 ultima modifica: 10/01/2010