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editoriale
forse in primavera si andrà a votare

impossibile un Governo Tecnico

di Ada

Negli ultimi dieci giorni il presidente del Consiglio avrà forse passato le nottate in bianco pensando al futuro del suo governo. Il suo discorso alla Camera - Berlusconi è stato sorprendentemente moderato nell'affrontare la defezione dei finiani - non gli ha dato grandi soddisfazioni pur avendo ottenuto la fiducia dell'assemblea. Risultati deludenti dall'invito ad altre forze politiche o singoli deputati ad appoggiare il suo esecutivo: sette o nove voti in più, ben pochi per sopperire ( al di là della "finta" fiducia degli uomini del presidente di Montecitorio) alla perdita ormai definitiva dei voti dei fedelissimi di Gianfranco Fini.

Ben altro discorso si deve fare invece per il Senato dove Berlusconi ha stravinto con 36 voti in più di quelli delle opposizioni compresi i dieci senatori schieratisi con l'ex segretario del MSI , poi di AN ed infine cofondatore del PDL. Anche a Palazzo Madama naturalmente i dieci finiani hanno votato a favore della fiducia al Governo Berlusconi pronti però a seguire l'esempio dei colleghi di Montecitorio in una sorta di "guerriglia" politica senza quartiere - così si dice e si teme - su ogni provvedimento non gradito.

Una Camera dei deputati sempre in bilico, ma un Senato largamente nelle mani di Berlusconi. Questo è il singolare risultato della battaglia politica che ha caratterizzato tutta l'estate: Fini si appresta a fondare un altro partito, partendo da una piccola porzione della sua vecchia AN, ma con la speranza di diventare grande. Ma il voto del Senato gli ha tagliato una gamba della sua poltrona di Montecitorio non potendo sperare su giochi di ipotetiche nuove maggioranze. Ora come ora, al Senato nessuna coalizione può battere Berlusconi e nessun nuovo governo "tecnico" - ammesso che possa nascere - può cambiare la legge elettorale, come vorrebbero le opposizioni e lo stesso Fini. Come si può però governare in questa situazione? Salvo imprevisti si andrà a votare nella prossima primavera, ma nell'attesa sarà purtroppo un inverno molto "freddo" per tutti.

articolo pubblicato il: 01/10/2010

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