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teatro
"Goya, la quinta del sordo"

al Teatro Sanacore di San Giorgio a Cremano


Teatro Sanacore Largo Arso 39 San Giorgio a Cremano (NA)
Dal 2 al 6 gennaio 2011 (tutte le sere ore 21 - il 2 gennaio ore 19,30)
Fondazione Léonide Massine presenta

GOYA LA QUINTA DEL SORDO
(Psicosi saturnina del pittore nero Goya)
Di Gennaro Francione Regia PAOLO PERELLI
Direzione artistica LORENA COPPOLA
Coreografie LORENA COPPOLA - PAOLO PERELLI
Musiche GIACOMO ZUMPANO YANN TIERSEN
Interpreti LORENA COPPOLA ENZA D'AURIA PAOLA DI TELLO PAOLO PERELLI DANIELA SANNINO

Francisco José de Goya y Lucientes è un autore inquietante di cui viene descritta in teatro totale (teatro di parola, pittura in proiezioni, musica e danza) la crisi artistica ed esistenziale che dal reale lo portò alle forme dell'irrazionale e del mostruoso pre-romantico lungo i percorsi della follia e della magia. Lo spettacolo si propone di esplorare i margini estremi di quell'universo attraverso percorsi paralleli in cui tutti gli elementi scenici diventino un confine dell'essere...

Lo spettacolo si propone di raccontare, in un linguaggio di teatro totale (parola, danza, musica e videoproiezioni), l'inquieta figura del grande pittore spagnolo Francisco GOYA. Particolare attenzione sarà posta alla crisi artistica ed esistenziale dell'artista che dal reale lo portò alle forme dell'irrazionale e del mostruoso preromantico lungo i percorsi della follia e della magia. Un percorso con cui la ricerca artistica deve pur sempre confrontarsi, soprattutto in un periodo storico in cui l'attenzione alla banalità supera di gran lunga quella all'ESSENZA delle cose. Per non dimenticare il magnifico "mostro" che è in noi.

Ci troviamo nei primi anni del 1800, in pieno clima di restaurazione monarchica da parte di Ferdinando VII. La situazione a corte diviene precaria tanto che Goya deve discolparsi anche di fronte al tribunale dell'Inquisizione per alcune sue pitture religiose. Decide pertanto di ritirarsi nella sua casa di campagna, oltre il Manzanarre, che il popolo battezzò la "Quinta del sordo" e di cui decorò le pareti con quelle che vennero chiamate le "Pitture Nere", immagini ossessive degli incubi che abitavano la sua mente angosciata. Ed è qui che noi lo troviamo. Sordo, quasi cieco, ma sempre VIVO. La sua anima sente molto più delle sue orecchie. Inizia così un intimo dialogo con se stesso e con le ragioni più profonde della sua ARTE. Voci irridenti gli confondono la mente. La presenza del feticcio della madre lo riporta a quei valori "bambini" a cui lui ha sempre teso. Ma la vita è ben altra cosa. Gli uomini sono ben altra cosa. E, dunque. anche la sua arte è ALTRA cosa. Fra domande che non trovano risposte e risposte che non meritano domande, fra tele, colori, e suoni dell'anima, in scena appaiono e prendono vita i suoi quadri animati dai corpi sinuosi di femmine provocanti. Su di tutti la MADRE che, ora mamma ora demone, lo condurrà in un viaggio fra incubi, streghe, incertezze e fantastici dolci suoni colorati di gioia.

Per prenotazioni, informazioni : tel. teatro 0810493947 oppure 0816582734 - 339-2610038

articolo pubblicato il: 30/12/2010

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