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speciale i giorni della memoria
l'archivio della resistenza e della memoria
di Luca Zanchi

Si pensi ad una fontana, ai suoi zampilli lucenti, alle sue fresche acque, a come essa riesca a dissetare i viandanti ed all'inesauribilità dei suoi getti.

A questa si aggiungano delle incisioni, scalfitture risalenti al lontano Novembre 1941, nomi di valorosi ufficiali del Presidio Militare di Barletta, dei quali, alcuni soldati di truppa, si preoccuparono di tramandarne il ricordo.

Ora si faccia di questa fontana, ritrovata fortuitamente in qualche impolverato magazzino comunale, debitamente restaurata e installata all'ingresso dei Giardini Fratelli Cervi del Castello della città, un emblema, un logo di qualcosa e/o di qualcuno capace di rispettarne la sua nobile funzione irroratrice, valicandone, allo stesso tempo, i limiti connessi alla sua estrema concretezza.

Si potrebbe, in questa maniera, facilmente intuire il principale obiettivo dell'Archivio della Resistenza e della Memoria, ossia l'irrigazione e la concimazione delle menti di tutti coloro i quali mostrino volontà di sviluppare una propria coscienza storica attraverso le costruttive piogge culturali di appropriate documentazioni.

Rivendicando gli indimenticabili eventi barlettani di Resistenza, avvenuti tra l'11 e il 24 Settembre 1943, in forza dei quali il gonfalone municipale è stato arricchito di una Medaglia d'oro al Merito civile (1998) e di una al Valore militare (2004), le sale 124, 125 e 126 del Castello, cui ogni cittadino è libero d'accedere gratuitamente, sono oggi adibite al sostegno dell'istruzione e della formazione.

Mentre i primi due locali ospitano permanentemente una mostra fotografica sull'occupazione tedesca della città, sull'eccidio del 12 Settembre e sulle leggi razziali naziste, il terzo ed ultimo ambiente è adeguatamente attrezzato per l'organizzazione di attività didattiche di gruppo tramite una ben fornita biblioteca tematica e specifici supporti audiovisivi.

Sono questi luoghi di ricerca e di sensibilizzazione, di apprendimento e di dialogo, di interazione e di conoscenza, ma soprattutto di concreta affermazione del valore universale della pace e di maturazione di un profondo sdegno verso gli orrori della guerra.

Ognuno può, qui, fruire di un prolifico momento di riflessione, che cela, in sé, introspezione, indagine ed opportunità di apertura alla discussione collettiva ed allo scambio di opinioni, realizzando quel processo di crescita morale insito negli obiettivi della società civile.

Particolarmente rilevante è la possibilità di organizzare incontri a tema per studenti e docenti di qualsiasi ordine e grado, cosicché da costituire coesi gruppi di studio, con valenze più educative che istruttive, capaci si superare gli ormai consunti confini di un comune approfondimento scolastico.

Inutile sottolineare quanto sia fondamentale il ruolo dei partecipanti in un'iniziativa di tal fatta e, quindi, altrettanto inutile marcare quanto una produttiva adesione all'iniziativa da parte degli abitanti sia da reputare quasi un dovere civico.

Temo, però, nonostante la mia salda fiducia verso la popolazione urbana, che il ricco apparato "video-audio-grafico-testuale" possa, poi, rivelarsi sprecato a causa di un'inattesa quanto inopportuna indifferenza nei confronti di spazi e momenti troppo poco divertenti per poter essere reputati degni di considerazione.

Sia chiaro che non intendo muovere alcun tipo di accusa al passatempo ed allo svago, ma credo, comunque, che un eccesso di futile distrazione fine a se stessa sia più che altro un'offesa all'intelletto umano.

Penso, infatti, che l'impiego totale della propria giornata (o vita) con infruttifere attività puramente ludiche, conseguenza del diffuso ed illegittimo binomio piacere-disimpegno, possa sfociare in una pericolosa situazione di abbandono del pensiero e della meditazione.

Ma non è il caso dei Barlettani, orgogliosi della presenza, nella loro area locale, di sistemi di coinvolgimento socio-culturale in grado di renderli consci della realtà storica della loro terra e pregni di un senso critico fondato sull'analisi e sul ragionamento.

Almeno spero...

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