Nel Settembre 1943, immediatamente dopo l'Armistizio, Barletta fu teatro di una cruenta battaglia tra soldati italiani e soldati tedeschi che, dal 12 al 24 di quel mese, con l'appoggio determinante della Prima Divisione Paracadutisti, i famigerati Diavoli verdi al probabile comando di Walter Gericke, ufficiale distintosi in azioni militari, prima a Creta e poi a Monterotondo, contro quel che restava del Supremo Comando dell'Esercito italiano dopo la fuga di Pietro Badoglio con Vittorio Emanuele III e tutta la corte reale con Generali e Ministri annessi a Brindisi, nella battaglia del 10/11 Settembre 1943, occuparono la città.
Nella giornata di Sabato 11 Settembre, si verificò l'episodio dell'uccisione di tre dei quattro tedeschi su sidicar, penetrati in città, da parte di soldati italiani e della folla in pieno centro cittadino mentre, nel tardo pomeriggio, si attuò lo scontro frontale tra i nostri pochi soldati ed una colonna di tedeschi presso la Chiesa campestre del Crocifisso in Via Andria. Ebbero la meglio i nostri che inflissero perdite gravi ai tedeschi catturandone ben centocinquanta, mettendo fuori uso quattro panzer e autoblindo.
La mattina del 12, Barletta, fu bombardata, cannoneggiata e i tedeschi liberarono i loro prigionieri, imposero la resa al Presidio militare, catturarono il Colonnello Francesco Grasso con tutti i suoi uomini, li avviarono nei campi di concentramento del Terzo Reich e consumarono una feroce rappresaglia uccidendo ben dieci vigili urbani degli undici presi in ostaggio e due netturbini.
Sino al 24 di Settembre, il bilancio dei morti fu di 37 militari e di 34 civili più un numero considerevole di feriti.
Con l'arrivo degli Alleati, il giorno 24, i tedeschi si allontanarono da Barletta e compirono altri massacri di soldati, undici, a Vallecannella, nelle campagne a sei chilometri da Cerignola, e ben ventidue a Murgetta Rossi nei pressi di Spinazzola.
Per i fatti di Barletta, finiti anch'essi in uno dei 695 faldoni dell'Armadio della Vergogna della Procura militare di Roma, alla città, è stata assegnata una prima Medaglia d'oro al Merito civile nel 1998, una seconda Medaglia d'oro al Valor militare, il 25 Aprile di quest'anno, prestigiosi riconoscimenti che si sommano alle medaglie d'oro assegnate individualmente a soldati, in numero di dieci, dalla Battaglia di Lissa alla seconda guerra mondiale.
Allo scopo di curare la Memoria di questi avvenimenti e di ricostruire la verità storica che dia il giusto e degno valore di protagonismo a quanti, nel nostro territorio, hanno operato per assicurare una decorosa libertà alla comunità nazionale, nel più largo contesto di analoghi avvenimenti che caratterizzano la nostra storia nazionale, l'Amministrazione comunale, nello scorso mese di Aprile, ha ritenuto doveroso riaprire l'Archivio della Resistenza e della Memoria, associato all'Istituto Provinciale della Storia Italiana Contemporanea di Bari.
Allocato in tre suggestivi ambienti dello splendido Castello di Barletta, l'Archivio dispone di un ricco patrimonio fotografico sull'occupazione tedesca della città (12 - 24 Settembre 1943), acquisito dal Fondo Materiali fotografici della Propaganda Kompanien conservati nel Bundersarchiv di Coblenza che espone in Mostra permanente una ricca biblioteca tematica e specifici supporti audiovisivi sulla Resistenza e sulla Shoah.
A partire dall'8 Settembre, Barletta ricorderà, con un nutrito programma di manifestazioni la Sua storia del Settembre '43, invitando la cittadinanza a partecipare ad una fiaccolata che si terrà sui luoghi della battaglia (Casermette e Chiesa del Crocifisso) la sera dell'11 Settembre, dopo la concelebrazione di una Messa al campo presieduta dall'Arcivescovo di Trani, Barletta e Bisceglie, Mons. Giovan Battista Pichierri, alla Commemorazione dei soldati al Castello e dei Vigili urbani in Piazza Caduti, Domenica 12, e alla deposizione di una corona di alloro al Monumento di Murgetta Rossi presso Spinazzola.
Dal punto di vista più strettamente legato alla ricerca storica, poi, si terrà un Seminario di studi sulla Didattica della Resistenza e della Shoah riservato ai Docenti di Storia dell'intero territorio della sesta provincia pugliese di recente istituzione, Venerdì 24, un Incontro dal titolo SAI DELL'ARMADIO DELLA VERGOGNA?, riservato a studenti dell'ultimo anno di scuola Media Superiore ed un altro, dal titolo ANCHE BARLETTA ...in quell'ARMADIO, rivolto alla cittadinanza, Sabato 25 Settembre, con il giornalista Franco Giustolisi, Gianpero Lorenzoni, Sindaco di Sant'Anna di Stazzema e Giuseppe Vacca, Presidente della Fondazione Gramsci.