In Ghana la maggioranza della popolazione, di solito, va a piedi ma molte persone vorrebbero comprarsi una bicicletta, senza averne spesso, però, la possibilità, dati i costi elevati per gli standard economici locali.
Per permettere ad ampie fasce della popolazione l'acquisto di una bicicletta sono i corso di esecuzione due progetti nella città di Kimasi, con la messa in funzione di due stabilimenti per produrre biciclette a costo contenuto. Si tratta del Bamboo Bike Project e del Ghana Bamboo Bikes Initiative, il primo dei quali sotto l'egida dell'americana Columbia University.
L'idea è quella di costruire biciclette con telaio in bambù, una pianta resistentissima che cresce in abbondanza e rapidamente (si può dire ci si tratta di una pianta infestante). Le biciclette di bambù verranno a costare circa sessanta dollari, la metà di quanto viene a costare in Ghana un pur economicissima bicicletta prodotta in Cina.
Se in Africa produrre biciclette di bambù aiuta notevolmente a risparmiare sui materiali, in Europa e negli Stati Uniti potrebbe rappresentare un'idea vincente per attrarre i ciclisti ambientalisti; così è allo studio l'idea di esportare parte della produzione. Ovviamente in Europa si tratterebbe di prodotti amatoriali, appunto per ambientalisti, con un costo fino a duemila dollari che permetterebbe un ritorno notevole di valuta pregiata in Ghana ed il relativo potenziamento degli stabilimenti.
Iniziative simili si stanno studiando in altri paesi africani ricchi di bambù ed è già in fase avanzata un progetto in Thailandia. In prospettiva l'idea potrebbe essere sviluppata anche in Brasile, dove il bambù abbonda e molte persone non si possono permettere una bicicletta tradizionale.
articolo pubblicato il: 28/02/2011 ultima modifica: 04/03/2011