Potrebbe verificarsi una nuova pandemia di febbre di pollo come quella che ha ucciso ventiquattro persone e costretto le autorita' cinesi ad ordinare la soppressione di cento milioni di polli lo scorso anno.
Questa volta non si tratta del virus H5N1, ma di un nuovo ceppo denominato H9N2, gia' individuato a suo tempo in animali della zona di Hong Kong. Come nel caso della pandemia dell'anno scorso, l'intermedio tra i polli e gli esseri umani e' il maiale, che puo' essere indifferentemente colpito sia dalla febbre aviaria che dall'influenza umana. Il virus puo' passare dal pollo al maiale e, mutatosi, trasferirsi nell'uomo.
La minor pericolosita' di questo virus verso i polli puo' essere letale per l'uomo in quanto i numerosi polli che sopravvivono infettano un maggior numero di maiali e c'e' quindi una maggior possibilita' che in un maiale infetto si crei la mutazione che puo' risultare mortale per l'uomo.
Anche nel 1968 a Hong Kong si ebbe un'epidemia mortale, dovuta probabilmente ad un virus che ebbe origine dalle anatre.
Per la famigerata pandemia di Spagnola che uccise forse fino a cinquanta milioni di persone nel 1918 si ipotizza che si trattasse di un virus dello stesso ceppo, denominato H1N1.