"Per queste ragioni" perse il giudizio Alonso Quitano: la cattiva letteratura dei libri di cavalleria gli fece decidere di "andarsene per tutto il mondo con le sue armi e cavallo a cercare avventure".
Spogliata dalla funzione militare che in altri tempi aveva svolto, gran parte della nobilta' del Cinquecento aveva simili tentazioni.
Nella corte e nelle citta' la nostalgia della gloria militare del Medioevo si mitigava con giochi e feste e ...particolarmente con tornei e giochi guerreschi nei quali sovente si drammatizzavano episodi dei racconti cavallereschi e i contendenti recitavano i personaggi dei loro piu' celebri protagonisti. Alonso Quitano avrebbe voluto partecipare a tali fughe dall'immaginazione "e la prima cosa che fece" per completare l'armatura dei suoi bisnonni fu giustamente fabbricarsi una celata di cartone come quella di tali mascherate. Ma non ne aveva nel suo piccolo "spazio"; e non puo' sorprenderci, percio', che dal leggere e dal progettare di scrivere libri di cavalleria passasse al punto di viverli in altro modo, nella smania di recuperare la parte di rilievo che i suoi antenati avevano avuto nella societa' e a lui, senz'altra occupazione del non decadere dal suo rango di hidalgo, cosi' penosamente gli toccava ora di preservare.
Il delirio anacronistico del Don Chisciotte e', dunque, sociale e letterario, consistendo come consiste nel prendere un simile modello di vita una letteratura inverosimile e correggendolo come il narratore lo corregge in una prospettiva che prende la vita come modello della letteratura. Ma meno che nello sviluppo di questo tema e, naturalmente, nelle incidenze della trama che la serve, il realismo profondo del Chisciotte sta nel linguaggio con cui e' raccontato. Cervantes rivoluziona la finzione non concependola nello stile artificiale della letteratura, secondo le norme di maggior prestigio tra il 1605 e il 1615, ma nella prosa familiare della vita. "Pianamente", con la liberta', i cambi di registro, gli zigzag di una conversazione tra amici di buon umore, fino alle situazioni piu' inverosimili dal punto di vista del naturalismo ottocentesco rimangono situati nell'ambito dell'esperienza giornaliera (con il senso comune, chiave principale a sua volta del pensiero di Cervantes).
Questa radicale innovazione ha a vedere con la teoria letteraria, ma anche piu' con il mercato del libro e, soprattutto, con l'aspetto umano della bravura di Miguel.