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speciale Lord Jim
Lord Jim - parte 1
di Ignacio Arellano

Jim lo conoscono soprattutto nei porti asiatici nei quali si guadagna la vita come rappresentante di articoli navali. E’ un uomo alto, dalla voce profonda e lo sguardo perso, impeccabilmente pulito, come se nel suo abbigliamento, di un bianco immacolato (dalle scarpe al cappello), volesse esprimere un’ansia di purezza, una suprema volonta’ di impeccabilita’.

Pochi hanno la perseveranza, la dedizione e l’efficacia di Jim (ha, senza dubbio, un nome, ma lo tiene gelosamente nascosto) e i suoi capi sono disposti a pagarlo bene. Cio’ nonostante, finisce sempre per lasciare l’impiego e andarsene. Il fatto e’ che Jim desidera occultare un fatto che lo spinge a ritirarsi verso l’est ogniqualvolta qualcuno si avvicina al suo segreto: “Si ripiegava in buon ordine verso il sole nascente e la cosa lo perseguitava come senza volere, ma inevitabilmente. Con il passare degli anni si seppe di lui a Bombay, a Calcutta, Rangoon, Penang, Batavia…”. La sua chiara percezione dell’intollerabile lo allontana infine per sempre dagli uomini bianchi e lo fa stabilire nella selva vergine malese, i cui abitatori aggiungono al suo nome una sillaba e lo chiamano Tuan Jim, Lord Jim.

Qual e’ il segreto dell’eroe piu’ intimista tra tutti quelli che Joseph Conrad ha lanciato per i mari e le selve della sua immaginazione? Non si comprendera’ l’importanza di tale segreto (che subito finisce di esserlo, dato che la voce narrante Marlowe lo rivela nelle prime pagine) se non si comprende per prima cosa quali sono le illusioni e l’eroica visione del mondo di Jim. Figlio di un pastore inglese, viene da una casa di devozione e pace, ma si appassiona ai romanzi di avventura e studia in una scuola della marina mercantile. Il mare si converte nel suo destino, un destino che presagisce pieno di splendore e di emozioni: “Si vedeva mentre salvava persone da navi che affondavano, tagliando alberi maestri in mezzo ad uragani, solcando a nuoto le onde per portare una cima. Si trovo’ di fronte a selvaggi sulle coste tropicali, soffoco’ ammutinamenti in alto mare, e in una piccola imbarcazione in mezzo all’oceano infuse coraggio ai cuori di uomini al limite della disperazione”. Jim il romantico, eternamente ingenuo, sempre valoroso!

Ma il mondo e’ pieno di gente di altro tipo. Di fatto, senza di loro gli eroi non avrebbero senso. Persone mediocri, malvagie, feroci o semplicemente stupide; persone senza scrupoli, mendaci, corruttibili. Ed e’ anche pieno di monotonie, di cose prosaiche alle quali un eroe trova piu’ difficile resistere che a qualsiasi dramma di profonda intensita’. Jim scopre nel mare “una regione stranamente sterile per tutto cio’ che fosse avventura”.

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