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attualità scientifica
vita nell'abisso

Piccole creature unicellulari, molte delle quali finora sconosciute, sono state trovate nella zona piu’ profonda dell’oceano, ad undici chilometri di profondita’, secondo quanto ha scritto lo scienziato Yuko Todo sulla rivista Science.

La scoperta e’ stata effettuata in una depressione abissale, termine che si applica alle zone profonde del mare lontane dai contrafforti continentali ed hanno profondita’ maggiori ai duemila chilometri.

La foraminifera, un tipo di plancton, e’ stata trovata dal sommergibile giapponese Kaiko in una depressione abissale conosciuta come Fossa Challenger, nella fossa oceanica delle Marianne. Il sommergibile Kaiko e’ l’unico natante che attualmente possa raggiungere il fondo della zona delle Marianne.

Le Marianne si trovano nell’Oceano Pacifico, dove il letto oceanico si insinua sotto la placca tettonica delle Filippine. Questa depressione marina di 11,3 chilometri di profondita’ e’ totalmente oscura e, al suo interno, forma una colonna d’acqua in cui la pressione e’ mille volte maggiore che in superficie, di circa 110.000 kilopascal (misura metrica di pressione).

Si reputa che la foraminifera sia, dopo quella dei batteri, la forme di vita piu’ abbondante che esiste nell’oceano. Nonostante le foraminifere abbiano le conchiglie, quelle che vivono nelle profondita’ abissali ne sono prive, perche’ non vi e’ sufficiente carbonato di calcio per la solidificazione. Analisi del DNA hanno dimostrato che rappresentano una forma primitiva di organismi che datano da tempi precambrici, dai quali si sono sviluppati organismi piu’ complessi.

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