Grande spettacolo, quello di Paolo Poli tratto dal romanzo di Thornton Wilder per la sua stessa regia con un cast deccezione, Ludovica Modugno e Mauro Marino con musiche di Jacqueline Perrotin, costumi di Santuzza Calì e coreografie di Alfonso De Filippis.
Il Teatro Eliseo, ancora una volta centra perfettamente i gusti del suo numerosissimo pubblico, regalando allo spettatore capolavori artistici di indubbia portata.
Il Ponte di San Luis Rey cullato in una meravigliosa Spagna settecentesca, inizia con un gravissimo disastro per il crollo di un ponte vicino a Lima e con la perdita delle 5 persone che si trovavano in quel momento in viaggio.
E da questa perdita, inizia a farsi strada, nella mente di una religiosa, la motivazione intrinseca di queste dipartite
..ma chi muore, viene richiamato da Signore perche è stato punito ed è una persona malvagia o e un regalo per i buoni e giusti?
Si puo ritenere una commedia incrociata, nel senso che le storie degli scomparsi tessono un tessuto comune ed inscindibile con i personaggi che entrano ed escono dalle varie parti.
Un Paolo Poli al meglio, istrionico ed elettrizzante che guida con abile e gentile mano il suo pubblico in una kermesse affascinante di grovigli e sensazioni dellepoca, è un vero e proprio tuffo nella Spagna del Settecento, con le sue manie, il suo modo di vedere la vita, i suoi sfarzosi abiti, le sue eccentriche parrucche!
Ci terrà compagnia sino al 17 aprile per poi lasciare il palcoscenico a La Bibbia ha ( quasi ) sempre ragione! di e con Gioele Dix.