I ghiacciai della Patagonia, le masse di ghiaccio piu' grandi dell'Emisfero Sud dopo l'Antartide, stanno diminuendo velocemente.

Sono i risultati di uno studio (pubblicato sulla rivista Science) condotto dal Centro de Estudios Cientificos del Cile e dalla NASA.

Eric Rignot, del JPL (Jet Propulsion Laboratory), Andrés Rivera dell'Universita' del Cile e Gino Casassa del CEC hanno comparato dati topografici ottenuti nel corso del ventennio dal 1970 al 1990 con quelli inviati dallo Shuttle nel febbraio 2000 per costruire una mappa precisa della superficie terrestre. L'obiettivo era di misurare le differenze verificatesi nel corso del tempo nei sessantatré ghiacciai piu' grandi della regione.

Dai risultati si evince che i ghiacciai della Patagonia hanno perso volume ad un ritmo di 0,03 millimetri per anno (in rapporto all'aumento del livello del mare) nel periodo successivo al 1975, mentre tra il 1995 e il 2000 il ritmo del disgelo si è triplicato, fino a raggiungere gli 0,1 millimetri all'anno.

La risposta a questa eccessiva diminuzione (rispetto ad esempio ai ghiacciai dell'Alaska) è principalmente nel cambio di clima, con temperaure piu' alte e minori precipitazioni. Ma questa spiegazione non è sufficiente.

In realta' i ghiacciai della Patagonia normalmente incorporano gli iceberg che finiscono sulle sue coste, inoltre hanno una dinamica differente dai ghiacciai che si sciolgono a terra o che si fondono nella parte anteriore.

Quelli della Patagonia sono piu' sensibili al cambio climatico una volta che non si trovano piu' in stato di equilibrio.

Gli scienziati sono molto interessati allo studio sull'interazione clima-ghiacciai, perché in futuro saranno le grandi placche dell'Antartide e della Groenlandia ad essere in pericolo.