Venerdì 9 novembre alle ore 21 prosegue la 45esima Stagione Lirica del
Teatro Pergolesi di Jesi con il Macbeth di Verdi con la regia di Henning
Brockhaus e la direzione di Giampoalo Maria Bisanti, in un nuovo
allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini in coproduzione con Trieste
e Genova. Le scene, di Josef Svoboda, sono state ricostruite da Benito
Leonori. Replica 11 novembre alle ore 16, anteprima giovani il 7 novembre.
Macbeth è l'opera più sorprendente che Verdi abbia mai scritto da un punto
di vista musicale, canoro e drammaturgico. Manca delle grandi arie, ben note
o popolari, che incantano il pubblico nelle altre opere verdiane. Il
compositore emiliano è del tutto rivoluzionario nell'affrontare gli abissi
più profondi dell'essere umano.
Parole del regista tedesco Henning Brockhaus, che torna a Jesi con il
capolavoro del Maestro di Busseto dopo tanti spettacoli di successo quali Il
prigionier superbo, Vanne carta amorosa, La serva padrona, Le devin du
village, Atto senza parole, Traviata. Al centro dell'azione, la sanguinaria
coppia criminale costituita da Macbeth e da Lady Macbeth, che raggiunge il
potere a mezzo di assassinii. Sono convinto spiega Brockhaus - che
Macbeth possa essere uno studio raro, interessante e analitico della
psicopatia umana. Nell'opera emergono tutte le contraddizioni interiori, la
complessa sfera emotiva e i conseguenti atteggiamenti degli esseri umani.
Per esempio Macbeth ha un solo motivo per uccidere Duncano: colmare un
profondo senso di vuoto legato alla decadenza e allaffievolimento
frustrante del rapporto erotico con Lady Macbeth. Entrambi i coniugi cercano
dunque, da psicotici, una compensazione, un nuovo stimolo per la loro vita e
la trovano sia nella corsa al potere sia nel compimento degli omicidi (da
quello di Duncano ai successivi). Lady Macbeth diventa folle, prima omicida
poi suicida e Macbeth cinico assiste alla sua morte.
Secondo titolo del cartellone lirico jesino, l'opera viene proposta in un
nuovo allestimento a cura della Fondazione Pergolesi Spontini in
coproduzione con due enti lirici nazionali, il Teatro Lirico G., Verdi di
Trieste e il Teatro Carlo Felice di Genova, dove circuiterà nel 2013. Si
tratta di un allestimento storico, con le bellissime scene di Josef
Svoboda, andate perdute e ricostruite nei Laboratori scenografici di Jesi da
Benito Leonori nellambito di un progetto dedicato appunto al grande
scenografo ceco nel decimo anniversario della morte.
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Lopera è diretta da Giampaolo Maria Bisanti sul podio della FORM Orchestra
Filarmonica Marchigiana. Il Coro Lirico Marchigiano "V. Bellini" è diretto
da Pasquale Veleno. I costumi sono di Nanà Cecchi, le coreografie di Maria
Cristina Madau. Nella compagnia di canto, protagonisti sono Luca Salsi
(Macbeth) e Tiziana Caruso (Lady Macbeth); Mirco Palazzi è Banco, Thomas Yun
canta Macduff, Dario Di Vietri è Malcolm), Miriam Artiaco interpreta la Dama
di Lady Macbeth, Carlo Di Cristoforo il Medico, Andrea Pistolesi interpreta
i ruoli del Domestico di Macbeth, del Sicario e dellAraldo.
Informazioni: Fondazione Pergolesi Spontini tel. 0731.202944
www.fondazionepergolesispontini.com
Biglietteria Teatro Pergolesi tel. 0731-206888
articolo pubblicato il: 08/11/2012