Le elezioni sia pure amministrative fanno perdere a molti il senso della realtà. Chi le ha vinte ? Tutti, come al solito. a sentire le varie ed opposte dichiarazioni, salvo il caso della Provincia di Roma dove il candidato della CdL, il "nazionale" Moffa, ha chinato il capo, sconsolato. In attesa dei ballottaggi dell'8 e 9 giugno tutti in qualche modo fanno finta di essere soddisfatti, ma c'è sempre qualcuno che non ci vuole stare.
"Libero", il giornale diretto da Feltri, infischiandosene del "maggioritario", fa delle semplici somme aritmetiche sulla base dei dati forniti dal ministero dell'Interno ed ecco quello che viene fuori: Nelle Provinciali la Casa delle Libertà ha ricevuto 2.393.329 voti ; l'Ulivo + Rifondazione Comunista 1.999.372 voti. Differenza a favore della prima: 393.957. Alle Comunali la Casa delle Libertà ha avuto 673.899, mentre gli altri si sono fermati a 585.813 voti, insomma 88.086 voti in meno.
Vista così gli elettori convocati avrebbero espresso un voto chiaramente a favore della coalizione guidata da Silvio Berlusconi, ma nella redazione di " Libero " si sono dimenticati che ormai in Italia si vota con il sistema maggioritario e le cose non vanno sempre a favore di chi prende in totale un maggior numero di suffragi. E' comunque certo che una differenza di quattrocentomila voti ha un suo significato politico di non poca rilevanza, tenendo conto che si è trattato di una consultazione parziale.
L'"Unità", impegnata ad esaltare la vittoria di Roma, non ha gradito molto il ragionamento politico- aritmetico di "Libero" ed è arrivata a conclusioni similaberranti affermando che nel conteggio non si può tener conto delle province siciliane che fanno parte di una regione a statuto speciale ( è bene ricordare che alle Politiche del 2001 in Sicilia in tutti i 61 collegi per la Camera vinsero i candidati della Casa delle Libertà ). Come dire che solo per questo motivo l'Isola non fa più parte dell'Italia.