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speciale il Sol Levante sta tramontando
crisi economica e denatalità in Giappone
di Antonio Munich Dell'agenzia Aceprensa

Il Giappone sta soffrendo da dieci anni in qua la crisi economica più severa dal dopoguerra.

Nel gennaio scorso, dopo una breve diminuzione, la disoccupazione è tornata al livello record del 5,5% (il che rappresenta più di tre milioni di licenziati).

Il famoso impiego a vita sta sparendo... ma i giapponesi continuano a vestirsi bene, a comprare articoli di lusso e a viaggiare in tutto il mondo come se nulla di straordinario avvenisse.

Recenti previsioni statali affermano che la popolazione attiva si ridurrà di più di un terzo nei prossimi 50 anni, giungendo a soli tre salariati ogni due pensionati.

Le imprese che si dedicano ad offrire servizi per bambini trovano, nonostante ciò - malgrado la diminuzione della natalità - nuove opportunità di affari, specialmente nel campo degli asili-nido e dell'educazione dei bambini piccoli.

Nel frattempo, il Ministero della Salute, Lavoro e Benessere sta facendo il possibile affinché il secolo XXI non si converta nell'era dei bastoni per la vecchiaia e nel tramonto dell'Impero del Sol Levante.

Per cercare di evitare questo si stanno prendendo provvedimenti affinché le aziende siano più sensibili alle necessità degli addetti con figli piccoli.

Uno di questi è il progetto "Plus One", proposto dal governo per far crescere la natalità.

Durante il "baby boom" del dopoguerra le donne giapponesi avevano in media quattro figli. Attualmente la media di fecondità della donna giapponese in età feconda è di 1,3.

Il progetto "Plus One" si propone di aumentare la media di un ulteriore figlio. "La meta - afferma Takashi Nishioka, funzionario del Ministero - è ottenere un cambiamento nel modo di pensare delle imprese nei confronti degli impiegati con figli piccoli. Fino ad oggi non è stata prestata troppa attenzione al problema".

Il governo, che da alcuni anni sta cercando di promuovere l'aumento di natalità, ha promulgato nel 1992 la Legge di Permesso Parentale, che permette ai genitori (sia la moglie che il marito) di ottenere un permesso lavorativo di un anno, dopo la nascita di un figlio. Adesso stanno sorgendo nuove iniziative, su vari fronti - sia popolari che governativi - per fare in modo che la società tenga in maggior conto le necessità delle famiglie in cui i due genitori lavorano.

Questi sforzi stanno iniziando a dare risultati positivi, soprattutto da parte delle imprese che non vogliono correre il rischio di perdere personale di un certo livello.

Pigeon Corp., importante fabbrica di prodotti per bambini, ha aperto lo scorso anno 10 asili nido e annovera adesso più di 50 centri, inclusi quelli che gestisce per conto di varie imprese, tra le quali Hitachi e Nippon yusen K. K. ed ora anche Toyota, tra le altre. Il presidente di Toyota, Fujio Cho, pensa che l'istallazione di un asilo in un dormitorio ristrutturato nella sede centrale, nella città di Aichi, permetterà di attirare e trattenere personale con doti dirigenziali. "Per ottenere personale ben qualificato dobbiamo prevedere assistenza ai lavoratori con figli piccoli" afferma.

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