L'uragano Ivan produsse un'onda di ventisette metri d'altezza, la piu' alta e piu' intensa registrata fino ad oggi, secondo gli studiosi americani. La grande massa d'acqua fu misurata tramite sensori situati in fondo all'oceano, quando l'uragano si spostava nel Golfo del Messico nel settembre 2004. L'onda era cosi' tanto potente che avrebbe potuto dividere una nave in due e fare apparire piccolo un edificio di dieci piani, ma mai e' arrivata sulla costa. Ivan venne classificato nella categoria cinque nella scala di Saffir-Simpson, diventando cosi' l'uragano piu' potente registrato nell'ultima decade nei Caraibi. Dietro di se' lascio' piu' di cento morti e gravi danni in vari Paesi, come Haiti, Repubblica Dominicana, Cuba, USA e Venezuela. Nel momento stesso in cui l'uragano si spostava nel Golfo del Messico, si attivarono i sensori usati dai laboratori di ricerca navale degli Stati Uniti per la misura della pressione dell'acqua. La distanza tra la cresta e la base maggiore dell'onda fu di ventisette metri, ma i ricercatori sospettano che gli strumenti utilizzati potrebbero aver omesso alcune onde di ben quaranta metri. Uno dei ricercatori, David Wang, disse alla BBC che in base ai dati in loro possesso l'intensita' e la frequenza degli uragani aumenteranno nella prossima decade, anche se gia' in questi giorni si sta assistendo agli scenari drammatici creati dall'uragano Katrina che ha colpito la citta' di New Orleans e la parte meridionale degli Stati Uniti.