A quindici anni dall'ultima grande mostra di Fernando Botero a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, una nuova rassegna di centosettanta opere dell'artista colombiano, realizzate in quest'ultimo periodo ed inedite per l'Italia, a Palazzo Venezia, organizzata dal Polo Museale Romano e dalle Gallerie Contini di Venezia e Benucci di Roma.
Una mostra che, di fatto, propone ben due distinte tipologie di opere: da una parte, la poetica di uno degli artisti che è riuscito ad entrare nell'immaginario collettivo attraverso la sue particolari figure, la corposità dei volumi, le calde tonalità dei colori, il leggero senso di ironia, dall'altra una denuncia spietata degli orrori di quanto accaduto ad Abu Ghraib.
Quindi una serie di oli dallo stile inconfondibile, che anche un profano sarebbe in grado di attribuire al maestro colombiano, con scene della quotidianità in cui i voluminosi corpi sembrano quasi esplodere al di fuori delle tele, anche se spesso di grandi dimensioni; soggetti che, anche se ripetuti più volte, mantengono una loro fisionomia ben distinta ed una loro ragion d'essere. Particolari e riconoscibilissime anche le varie nature morte, con oggetti spesso in primissimo piano e dai volumi esuberanti, specie come le sue donne.
Ma anche una serie di pregevolissimi ritratti, dal Dittico da Piero della Francesca a quelli di Cezanne, Delacroix, Ingres e Giacometti, ed ancora lavori a pastello, acquerelli e disegni che, come detto, pur riprendendo spesso il medesimo tema, sono tuttavia opere a se stanti e mai ripetitive; concludono questa parte della rassegna alcune sculture in bronzo, tra le quali ricordiamo 'La sonnambula'.
Il ciclo di opere dedicato ad Abu Ghraib rappresenta invece la prima mondiale di una rassegna destinata, per volontà dell'artista, a girare il mondo: un grido di dolore e di rabbia contro gli orrori perpetrati nei confronti di prigionieri ammassati, legati ed imbavagliati, da parte di un artista che ha voluto mettere la sua arte al servizio della futura memoria: immagini scioccanti ma che con la loro drammaticità â?? quasi mai presente nei lavori di Botero â?? ci consentono di comprendere quanto l'artista sia rimasto colpito da quei terribili accadimenti, al punto che le opere stesse non sono poste in vendita.
Accompagnano la rassegna due pregevoli volumi in cofanetto, editi da De Luca Editori d'Arte, con introduzioni di Walter Veltroni e Claudio Strinati.
A Palazzo Venezia sino al 25 settembre con orario 10,00 â?? 19,00, lunedì chiuso. Ingresso intero E 8,00, ridotto E 5,00.