Nel Salone superiore della prestigiosa Basilica Palladiana, in piazza dei Signori a Vicenza, una mostra prodotta da Arthemisia per riportare l'attenzione del pubblico sull'arte scultorea dei maestri più significativi del secolo scorso, in un percorso storico dagli anni Cinquanta fino alle soglie del 2000, a cura di Alessandra Zanchi con il contributo scientifico di Rossana Bassaglia.
La rassegna, promossa dall'Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Vicenza in collaborazione con ADC Studio,Vicenza, illustra le caratteristiche ed i cambiamenti nella scultura nell'arco di tempo considerato attraverso opere di forte impatto visivo e di notevole qualità stilistica: in tutto quarantadue capolavori di venticinque fra gli artisti più rappresentativi, in un percorso espositivo suddiviso in tre sezioni, la prima delle quali presenta alcuni esempi emblematici di opere considerate a tutti gli effetti dei classici.
In questa sezione, infatti, è possibile ammirare 'Cavaliere 1952' di Marino Marini, 'Grande nudo femminile', 1967, di Francesco Messina e 'Ritratto della signora Van Nevill', 1838, di Giacomo Manzù, tre bronzi di artisti che costituiscono punti di riferimento delle generazioni successive; accanto a loro, Fausto Melotti e Lucio Fontana con i risultati delle prime ricerche alternative.
Nella seconda sezione della mostra, il passaggio dalla figurazione all'astrazione, a cominciare da Pietro Consagra, con la sua scultura frontale anti-tridimensionale, l'attenzione ai vari materiali e l'uso del colore come soggetto puro; quindi Andrea e Pietro Cascella con le loro sculture in marmo, dalle forme semplici, geometriche e totemiche, a tutto tondo, e Francesco Somaini con opere della massima fluidità plastica.
A seguire, bronzi di Arnaldo e Giò Pomodoro, fra cui 'Sfera n.1', 1963, e 'Folla', 1962, ed i risultati delle ricerche astratte di Carlo Ramous, Giuseppe Uncini, Mauro Staccioli e Giuseppe Spagnulo; le opere figurative di Alik Cavaliere, Augusto Perez, Giuliano Vangi, di cui ricordiamo 'Il mare', 1967, in marmo bianco di Carrara, e di Floriano Bodrini, presente tra l'altro con 'Ritratto di un papa', 1968, bronzo; quindi artisti che risentono della influenza della Pop Art in Italia, come Valeriano Trubbiani e Mario Ceroli, o esponenti dell'Arte Povera, come Luciano Fabro.
Nell'ultima sezione, infine, opere di artisti contemporanei, quali Alba Gonzales, presente con il bronzo 'Sfinge e colomba', 2000-2001, Cornelia von den Steinen con una terracotta su basi di legno, Mimmo Paladino e Igor Mitoraj, questi ultimi due maestri presenti rispettivamente con 'Tana' e 'Grande toscano', bronzi del 1993 e del 1981.
Accompagna la rassegna 'Da Martini a Mitoraj. La scultura moderna in Italia 1950-2000', un catalogo edito da Arthemisia con la riproduzione delle opere, biografie degli artisti ed indicazioni bibliografiche.
Sino al 25 settembre p.v.; orario di apertura tutti i giorni, lunedì chiuso, dalle ore 10,00 alle ore 19,00.
Biglietto, che comprende la visita alla Basilica Palladiana e al Loggiato, intero E 7,00, ridotto E 5,00.