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arte e mostre
il II corpo d'armata polacco nelle Marche - 1944-46 - fotografie
di Manuela Mattei

La mostra è il frutto di un prezioso lavoro di ricerca e documentazione condotto dalla Regione Marche e dall'Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione delle Marche, in collaborazione con prestigiose istituzioni nazionali ed estere, fra cui il Polish Institute and Sikorski Museum di Londra, dal quale provengono la maggior parte delle foto proposte, selezionate su un fondo di oltre ottomila, per rappresentare il sacrificio di moltissimi giovani, specialmente soldati polacchi, che combatterono per la liberazione delle Marche: una occasione sia per rafforzare la memoria storica di un evento nella ricorrenza del sessantesimo anniversario della fine della Seconda Guerra mondiale, sia per ricordare quanto fu alto il prezzo pagato per la libertà riconquistata.

Pertanto la mostra, itinerante, dopo le sedi espositive in Polonia, a Varsavia, a Częstochowa ed a Cracovia, è giunta in Italia, prima a Loreto, dove il cimitero di guerra presente, così come quelli di Montecassino, Bologna e Casamassimo, testimonia il sacrificio dei soldati polacchi caduti 'per la vostra e nostra libertà – Noi soldati polacchi abbiamo dato la nostra anima a Dio, la nostra vita alla terra italiana, i nostri cuori alla Polonia', come recitano le parole scolpite a Montecassino.

La rassegna ha successivamente toccato Civitanova Marche nel mese di luglio e Porto San Giorgio nel mese di agosto: dal 3 al 25 settembre è ad Ascoli Piceno, al Palazzo dei Capitani, quindi dall'1 al 23 ottobre a Tolentino, al Castello della Rancia, e dal 29 ottobre al 27 novembre a Servigliano, presso il Teatro Comunale. Ma il lungo viaggio continua al Palazzo Campana di Osimo, dal 3 al 31 dicembre, al Palazzo del Duca a Senigallia dal 6 al 29/1/06, al Palazzo Ducale –Sala Laurana di Pesaro dal 4 al 26/2, al Pio Sodalizio dei Piceni, a Roma, dal 2/3 al 9/4 per concludersi alla Mole Vanvitelliana di Ancona, dal 22/4 al 31/5/06.

Una pagina della cruda storia di guerra della Regione Marche raccontata dalla testimonianza di foto scattate da coraggiosi soldati armati anche di macchine fotografiche e da fotografi professionisti polacchi ed inglesi, scelte fra le tante a disposizione da Giuseppe Campana, Beata Jackiewicz e Raimondo Orsetti: testimonianze reali dei soldati di una nazione, la Polonia, che conquistò la democrazia e la libertà soltanto dopo ancora quarant'anni, successivamente ai fatti narrati.

Un obiettivo, quello dei soldati polacchi che combatterono 'per la nostra e la vostra libertà' raggiunto dall'Europa solo di recente, con l'allargamento della Comunità a venticinque paesi, lasciando alle spalle frontiere e diverse ideologie per rendere il diritto alla pace non una mera aspirazione ma una concreta realtà.

E così, a fianco delle operazioni di guerra, alla resa dei soldati tedeschi fatti prigionieri dai polacchi, alle città distrutte dai bombardamenti, anche foto dalle quali di vedono gli abitanti delle zone teatro di guerra uscire dai rifugi e rientrare nelle proprie case, l'esultanza delle popolazioni, soldati polacchi che offrono cibo e cioccolato ai bambini italiani, le varie sfilate e parate per le vie delle città e scene di vita quotidiana, dal bucato sulle rive del fiume Potenza alla venditrice di frutta o alla pesca con la tratta.

Accompagna la rassegna, che si avvale dell'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, un pregevole volume, a cura di Giuseppe Campana e Raimondo Orsetti, già citati, con la riproduzione delle foto in uno a saggi dei curatori e di Krzysztof Strzalka.

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