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teatro
"La Scena Sensibile"

rassegna al femminile al Teatro Argot di Roma


Si è svolta ieri sera dalle ore 18.00 a Teatro Argot Studio di Roma la festa di presentazione della ventesima edizione de La Scena Sensibile, rassegna al femminile curata da Serena Grandicelli. La festa aveva lo scopo di raccogliere fondi per sostenere le compagnie ospiti della rassegna, si inizia sabato 8 marzo con lo spettacolo "Io è un latro" dedicato all'artista Francesca Woodman proseguendo fino a domenica 23 marzo data di conclusione con lo spettacolo "Animali in versi" di e con Valeria Patera.

Molti gli artisti che hanno preso parte all'iniziativa Ilaria Drago, Tiziana Bergamaschi, Cinzia Villari, Katia Ippaso, Miriam Meghnagi, Maria Teresa Di Clemente, Laura De Marchi, Mirella Mazzeranghi, Lydia Biondi, Francesca Satta Flores Pamela Villoresi che attraverso letture, poesie hanno rivendicato l'importanza di proseguire l'impegno artistico della rassegna attiva da ormai venti anni.

Dall'8 marzo 2014 riprende la rassegna al femminile, curata da Serena Grandicelli, La Scena Sensibile arrivata quest'anno alla sua ventesima edizione. Al Teatro Argot Studio di Roma fino al 23 marzo andranno in scena tutte le sere alle ore 21.00 i gruppi selezionati. Due le novità che caratterizzano questa nuova edizione: il tema individuato nella parola e nel suo conseguente significato STRAPPI e l'elezione a produttore del singolo spettatore che a seguito della sua quota di partecipazione oltre quella iniziale verrà inserito nel programma come socio produttore. "Quando subiamo un trauma o una violenza - spiega Serena Grandicelli - sembra che nella nostra anima o nella nostra coscienza si verifichi uno strappo...e dopo nulla è più come prima! Questa ventesima edizione di scena sensibile ha raccolto storie che, in qualche modo, narrano vicende che puntano il dito sullo strappo o sul dopo strappo. Come sempre ci saranno anche alcune eccezioni; il primo spettacolo, ad esempio, è un danza che evoca un delicato gioco tra il corpo e la sua memoria, in Don Giovanna assistiamo a una metamorfosi di adattamento alla poligamia e nell'ultimo un originale "bestiario" è narrato con musiche originali. Completano il programma un laboratorio e la presentazione di un libro".

articolo pubblicato il: 28/02/2014

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