Rhiannon Giddens è fra le artiste americane rivelazione degli ultimi anni e aggiunge questo premio a due Grammy Award e alla MacArthur “genius” grant. Nei suoi lavori di compositrice e interprete ripercorre la tradizione folk gaelica, americana, afroamericana, nativo americana e la loro influenza sulla musica europea e americana, dando vita a canzoni potenti che prendono di mira la discriminazione. Country, blues, jazz e gospel si mescolano nell’esplorazione delle vite di persone messe a tacere, dagli schiavi, alle vittime degli omicidi per i diritti civili degli anni Sessanta, agli adolescenti uccisi dalla polizia nelle strade dei centri urbani. Per il concerto in Piazza Duomo, giovedì 6 luglio alle ore 21:30 in collaborazione con Umbria Jazz, è accompagnata da Francesco Turrisi, polistrumentista di origini italiane, suo compagno anche di vita. Come Giddens, Turrisi viene da esperienze eterogenee ed è spalla perfetta, tra tamburelli assortiti di varia provenienza, pianoforte e fisarmonica, che suona con tocco molto originale. Vincitori ai Grammy 2022 nella categoria Best Folk Album, i due artisti interpretano a Spoleto una selezione dai loro album there is no Other e They’re Calling Me Home.
Nata a Greensboro, nella Carolina del Nord, alla fine degli anni Settanta da padre europeo-americano e madre afro-nativo americana – sposati soltanto tre anni dopo la storica sentenza Loving v. Virginia che consentiva i matrimoni interraziali grazie all’abolizione delle leggi anti-miscegenazione – Giddens, dopo gli studi in canto lirico, ha frequentato la musica irish e imparato il fiddle da vecchi maestri afroamericani. «Sono mista». – afferma Giddens – «Mio padre è bianco, mia madre è nera. E ho imparato costantemente ad andare avanti e indietro tra un mondo e l’altro. E questo mi ha reso ciò che sono».
articolo pubblicato il: 09/05/2023