Sotto una linea tematica apparentemente semplice, Petrarca offre un’alternativa alla fede del mondo, trasformando il suo viaggio ascendente in una metafora di avvicinamento a una dimensione spirituale, compiutamente umanistica.
Con nove interpreti in scena e la collaborazione di una rosa di professionisti tra cui il compositore Alejandro Da Rocha e la scenografa Amber Vandenhoeck, Kor’sia restituisce una danza che rimette l’umano e la natura al centro, in una coreografia in cui i concetti di ascesa e discesa sono strumenti per giungere a una rinnovata concezione di umanità. I termini che permeano l’attualità dell’emergenza climatica come “sostenibilità” ed “ecologia” si mostrano qui per quello che sono: non concetti astratti, ma azioni concrete che devono poter scendere sempre di più nel quotidiano per entrare nell’individualità di ciascuno. Una discesa necessaria affinché l’essere umano possa prepararsi a risalire verso una nuova vetta dove i corpi, la natura e le comunità possano generare insieme un nuovo e auspicato Rinascimento.
Il Collettivo KOR’SIA è un giovane gruppo di artisti con base a Madrid, formato da Mattia Russo e Antonio de Rosa registi e coreografi, insieme al ricercatore di arti visive e cofondatore Giuseppe Dagostino e ad Agnès López-Río, professoressa di arti performative come drammaturga e consulente artistica. Questa realtà nasce con l’intento di usare il corpo per trascendere la comunicazione verbale – insieme ad altri collaboratori legati ad altre discipline artistiche, come la musica, il cinema, la moda, la letteratura, l’illuminazione, lo space design – lavora alle arti del movimento, le uniche rappresentazioni che riescono a trasmettere il mondo umano. Dal 2015 Kor’sia collabora attivamente con altri collettivi e organizzazioni. Tra questi la Compañía Nacional de Danza, e Spectare un’associazione dedicata alla collaborazione sul piano della produzione e della comunicazione dei progetti teatrali.
Come collettivo, KOR’SIA è consapevole che l’idea di un “io” univoco, conformato o completamente configurato in modo stabile e finito, ha smesso di “essere” e di prevalere, trasformando il paradigma che dà forma all’ontologia di ciò che intendiamo per “corpo” nel XXI secolo, da ogni campo: psicologia, filosofia, antropologia, medicina e scienza; e questo sta irrimediabilmente trasformando ciò che finora era stato considerato come univoco, in un amalgama di soggettività nomadi o identità di flusso. Kor’sia ha partecipato a Romaeuropa Festival nell’ambito di Dancing Days nel 2019 e ha vinto il Premio Vivo d’Arte nel 2020.
Kor’sia Mont Ventoux 11 e 12 novembre, sabato h 19, domenica h 16 Luogo: Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Petrassi Ingresso: da 18 a 25 euro
articolo pubblicato il: 09/11/2023