Avevo già visto Taxi Teheran (2015), sempre con il regista attore principale (nel ruolo del tassista), in questo nuovo lavoro lascia la parte più importante a Behnaz Jafari (se stessa) che decide sul futuro della ragazza mentre il regista conversa con la popolazione e si aggira per i luoghi dimenticati da Dio incuriosito da quel che accade intorno. Jafar Panahi è un regista vero (e pericoloso alla Guy Debord) che di solito fa come gli pare, non come gli dicono di fare, ama occuparsi delle sorti degli umili, dei poveri, delle donne e affronta il disagio dei più piccoli. Ogni film è una sorta di inchiesta, un’indagine su determinate usanze e credenze, sull’ansia di fuga per chi vorrebbe essere libero, sul modo di vivere del suo paese. Non ha vita facile in Iran, dove il regime gli vieta di concedere interviste e rende complicata la realizzazione di pellicole; spesso arrestato e scarcerato, gira con mezzi di fortuna e senza permessi, in piena clandestinità, la maggior parte dei film ambientati nella terra natale.
Tre volti (Trois Visages, titolo originale) si basa su tre personaggi principali, la ragazzina è Marziyeh Rezaei, interprete di se stessa e del suo difficile rapporto con i compaesani con la famiglia di origine. La narrazione, pacata e dai tempi compassati, fa capire - grazie a dialoghi verbosi ma non inutili - quanto sia difficile la vita di una donna in Iran e come sia arretrata la vita nei paesi montuosi della zona interna, lontani dalla capitale. Girato quasi tutto in soggettiva, secondo l’ottica dei due attori principali, spesso con la macchina a mano, ricorrendo a frequenti primi e primissimi piani. Pochissime le panoramiche, il regista preferisce il campo stretto, la camera fissa sul dialogo, con rari campi e controcampi per analizzare i pensieri di chi parla. Storia piccola, che si racconta in poche righe, ma sceneggiata con cura (premiata a Cannes) da Jafar Panahi e Nader Saeivar. Una perla del cinema iraniano vista grazie a Rai 5 che trasmette pellicole di pregio senza interruzioni pubblicitarie.
Regia: Jafar Panahi. Soggetto: Jafar Panahi. Sceneggiatura. Jafar Panahi, Nader Saeivar. Fotografia: Amin Jafari. Montaggio: Mastaneh Mohajer, Panah Panahi. Scenografia: Leila Naghdi Pari. Distribuzione (Italia): Cinema. Titolo Originale: Trois Visages. Paese di Produzione: Iran, 2018. Durata: 100’. Genere: Drammatico. Interpreti:Behnaz Jafari (se stessa), Jafar Panahi (se stesso), Marziyeh Rezaei (se stessa), Maedeh Erteghaei (se stessa), Narges Delaram (la madre).
Tre volti (2018)
di Jafar Panahi
articolo pubblicato il: 01/06/2024 ultima modifica: 09/06/2024