L'ascensore diventa così una metafora della società, un luogo claustrofobico dove emergono le difficoltà di identità e di collocazione sociale vissute dalle nuove generazioni. È un progetto teatrale innovativo e coraggioso, che affronta con sensibilità e profondità tematiche urgenti per la società odierna. Attraverso la rappresentazione delle vicende dei quattro giovani, l'opera invita a una riflessione sul disagio giovanile, sull'integrazione e sulle sfide che le nuove generazioni si trovano ad affrontare. Si esplorano con delicatezza e realismo le diverse sfaccettature del disagio giovanile, tra cui: inadeguatezza, dipendenza dai social, bullismo, senso di smarrimento, ribellione, fobia sociale, comportamento oppositivo-provocatorio, disturbi d’ansia. L'opera affronta anche il tema dell'integrazione, mettendo in luce le difficoltà e le opportunità che derivano dall'incontro tra culture diverse.
Il linguaggio teatrale, utilizzato in modo creativo e coinvolgente, ha il potenziale per raggiungere e sensibilizzare un vasto pubblico, soprattutto di giovani, offrendo loro spunti di riflessione e di speranza. Luca Ferrini, classe 1975, è un esperto regista (oltre che attore) con una comprovata esperienza nel teatro del ‘900 e contemporaneo; è sempre stato attento a tematiche introspettive, esistenziali, psicologiche, come quelle di Pirandello e Ionesco i cui lavori ha portato in scena con una visione originale, apprezzata dal pubblico. Il cast di "Fuori Uso" è composto da giovani attori emergenti che hanno dimostrato grande talento e sensibilità nell'interpretare i loro ruoli, riuscendo a dare vita a personaggi complessi e credibili.
Ferrini, per “Fuori Uso”, ha scelto di utilizzare un unico elemento scenografico: un ascensore in mezzo al palcoscenico buio. L'ascensore rappresenta un non-luogo, dove i personaggi si trovano faccia a faccia con se stessi e con gli altri, costretti a confrontarsi con le proprie emozioni e con le sfide del mondo contemporaneo. Le pareti dell'ascensore si dilatano e si restringono per sottolineare i momenti di tensione e di apertura emotiva dei personaggi. L'opera vuole sottolineare come questa esperienza inaspettata possa portare a una crescita personale e ad una maggiore consapevolezza di sé.
Dal 13 al 22 novembre 2024 matinèe per le scuole secondarie.
TEATRO DE’ SERVI Via del Mortaro, 22 Roma Ore 11 - biglietti 10€
articolo pubblicato il: 07/11/2024