Il racconto si sviluppa su un doppio piano temporale: nel Settecento, due giovani donne, Febe e Ginevra, vivono un amore clandestino in un’epoca di rigidi dettami sociali, imprimendo il loro spirito nelle mura della villa, come un eco del loro coraggio e desiderio di libertà. In pieno Ottocento, Ettore, giovane studioso combattuto tra ragione e sentimento, convoca lo specialista Tomaso per indagare su fenomeni paranormali che avvengono nella casa. I due uomini si confrontano così con sentimenti che mettono in discussione le loro certezze, richiamati dallo spirito di ribellione e autenticità che Febe e Ginevra avevano vissuto in quella stessa villa. Il cortometraggio affronta tematiche come il contrasto tra razionalità e irrazionalità, la repressione e il desiderio di libertà, offrendo uno sguardo sulle complesse dinamiche dell’amore, in tutte le sue forme.
A livello visivo, Vivremo nelle pareti si caratterizza per uno stile crudo e raffinato, che mantiene un’accattivante cifra evocativa pur restando intimo e umano. Anelli trasforma ogni scena in un quadro storico, richiamando l’estetica dei ritratti d’epoca.
Il cortometraggio è inoltre arricchito dai costumi realizzati dalle rinomate sartorie Shangrillà di Foggia e Nicolao di Venezia, che contribuiscono a rendere l’ambientazione vera e immersiva. La colonna sonora, composta da Nicola Scardicchio, allievo di Nino Rota, ed eseguita dalla direttrice d’orchestra Dominga Damato, sottolinea l’atmosfera sospesa e le emozioni dei personaggi, accompagnando il pubblico in un’esperienza sensoriale profonda e coinvolgente.
Nel cast Alessio Antelmi interpreta Ettore, Sean Cubito (recentemente diretto da Luca Guadagnino in Queer) è Tomaso, Giulia Sanna veste i panni di Febe, mentre Nina Nicastri è Ginevra. Le riprese si sono svolte nella magnifica Villa Fenicia a Ruvo di Puglia, location storica che conserva intatti arredi e pareti originali dell'Ottocento, offrendo un’autenticità rara che impreziosisce l’opera. Con Vivremo nelle pareti, Rocco Anelli ci consegna una storia poetica, introspettiva ed audace, un racconto intriso di eleganza visiva e audacia narrativa che attraversa il tempo riflettendo sulla libertà di amare e sull’immortalità dei sentimenti.
La proiezione evento del 29 novembre sarà seguita da un Q&A con autore e cast del film.
Il cortometraggio verrà programmato sempre presso il Cinema Azzurro Scipioni anche nei giorni 27 e 28 novembre alle ore 17 (rispettivamente prima delle proiezioni dei film Egon Schiele e Questa notte parlami dell’Africa, anch’essi targati Draka Distribution).
articolo pubblicato il: 20/11/2024