periodico di politica e cultura 14 dicembre 2024   |   anno XXIV
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cronache: al Palazzo del Podestà di Mantova

apre il Museo Virgilio

Nello splendido Palazzo del Podestà a Mantova apre le porte ai visitatori il Museo Virgilio, uno spazio che celebra il palazzo storico, finalmente restituito al pubblico, e diventa un percorso spazio-temporale nell'opera e nella leggenda del grande poeta latino. Lo storytelling e il design di Museo Virgilio sono stati realizzati da Scuola Holden, che li ha pensati come un'esperienza immersiva che mette al centro visitatrici e visitatori. Si parte da una domanda apparentemente elementare su Virgilio: chi era davvero? La risposta si snoda in otto sale che, come singoli capitoli di una storia, accompagnano i visitatori nella vita e nella scrittura del poeta, nella sua sensibilità e nelle sue idee, nella sua epoca, ma anche nella nostra: Foyer, Incipit, Bucoliche, Georgiche, Intermezzo, Eneide, Leggenda di Virgilio, Gran Finale.

Il senso dell'esperienza museale prevede che il visitatore sia parte attiva del percorso. Il pubblico sarà guidato dall'app Museo Virgilio, grazie alla quale potrà intervenire in maniera diretta scegliendo i contenuti. Ogni pannello, ogni postazione, ogni teca sarà affiancata da un QR Code che spalanca dettagli, curiosità, studi, esperienze sonore e visive, con un'offerta che ha un piano di aggiornamenti continui. Museo Virgilio è una storia che si basa sulle pagine di Virgilio che ciascuno di noi, almeno una volta, ha incontrato nella vita. Per questo, le tre sale principali del museo saranno dedicate alle tre opere virgiliane: Bucoliche, Georgiche ed Eneide. Inoltre, ci sarà la possibilità di approfondire le quattro dimensioni che ciascuna opera condensa: Vivere, che fa immergere nel contesto storico in cui l'opera è nata; Pensare, che entra nel cuore delle idee e delle filosofie dietro le parole; Scrivere, che esplora modelli letterari e stile; Restare, che proietta le opere virgiliane nei secoli. Il visitatore potrà indagare la cosiddetta Leggenda di Virgilio, ossia in quanti e quali modi la figura del poeta è stata reinterpretata nei secoli: Profeta, Mago, Guida e, per Mantova, Vate. La sala propriamente dedicata alla leggenda ospiterà una grande mappa che si sforza di catturare la “magnitudine” e la complessità virgiliana nel tempo.

Ovviamente, avranno un ruolo preminente anche i Reperti virgiliani che si incontreranno sala dopo sala, alcuni dei quali di particolare rilievo: dal Virgilio in Cattedra databile tra XII e XIII secolo al cosiddetto Trono di Virgilio del II secolo aC, dalle monete gonzaghesche con effige di Virgilio del XV e XVI secolo a un frammento di affresco con il volto del poeta del 1540, dal Busto di Virgilio della prima metà del XVI ai volumi antichi delle sue opere: tutte testimonianze concrete che trovano nel Museo Virgilio dimora definitiva.

Ma anche il palazzo che ospita il museo sarà, di per sé, un repertorio monumentale che sa raccontarci, nelle sue tante stratificazioni, la storia di una città e di un'umanità che continua a evolvere. Ecco perché, lungo il percorso, s'incontrano approfondimenti specifici intitolati Lo spazio racconta dove si potranno scoprire gli inestimabili segreti del Palazzo. Il più rilevante è senz'altro il ciclo degli affreschi che decora la Sala Intermezzo, un soppalco di nuova costruzione che ci porta alla giusta altezza e alla giusta distanza per apprezzare degli affreschi medioevali che nessuno aveva mai potuto ammirare fino al 2012, quando i lavori di consolidamento del palazzo dopo un terremoto li hanno riportati alla luce lasciando a bocca aperta esperti e appassionati.

Nel Gran Finale, ossia l'ultima sala del Museo, ci si ritrova di fronte a un'installazione che è conclusione ideale e, al tempo stesso, apertura a tutto quel che esiste al di fuori delle mura di Palazzo del Podestà. Infatti, grazie all'app del museo, visitatrici e visitatori avranno costantemente la possibilità di costruirsi un'idea personale di Virgilio attraverso il percorso My Virgilio: QR Code che, chiedendoci di esprimere quanta vicinanza sentiamo rispetto ad alcuni tratti del poeta, ci permette di definire un profilo. Il Virgilio Nascosto, riflessivo, che sceglie di vivere in disparte; il Virgilio Maestro, studioso, che scrive e sperimenta; il Virgilio Epico, che decide di votarsi a uno scopo più grande, diventa voce della Storia e dello Stato, e il Virgilio Umano, che sa guardare dentro gli esseri umani e che nobilita le passioni, i turbamenti, le fragilità, gli ideali. Accanto all'installazione del Gran Finale, ci sarà anche il Virgilio Glocal, cioè una mappa interattiva che suggerisce a visitatrici e visitatori quali luoghi virgiliani possono esplorare a Mantova, in Italia e nel mondo, anche utilizzando come filtro il profilo che si è scelto durante il percorso: Luoghi d'infanzia e Dimore (Virgilio Nascosto); Opere e Reperti a Mantova (Virgilio Maestro); Musei e Palazzi che raccontano il mito di Virgilio e la Rotta di Enea (Virgilio Epico); Piazze, Statue e Monumenti (Virgilio Umano).

Museo Virgilio sarà uno spazio che, negli anni, si arricchirà senz'altro di nuovi contenuti, sale, implementazioni e aggiornamenti, perché la volontà non è inaugurarlo, ma tenerlo vivo.

articolo pubblicato il: 07/12/2024 ultima modifica: 09/12/2024

La Folla del XXI Secolo - periodico di politica e cultura
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