Un padre incontra suo figlio, che ha lasciato ormai quarant’anni prima. Dopo la tragica morte di lei, lui non era riuscito a prendersi cura del bambino e aveva deciso di disfarsene. Ma prima di abbandonarlo il padre incompetente aveva pensato di poter rimediare. Con la clonazione del figlio. E allora quale figlio incontra? Quanti figli incontra? La drammaturga inglese Caryl Churchill, una delle più lucide e visionarie interpreti delle vertigini della storia e della contemporaneità nel teatro inglese attuale, si confronta con il tema della clonazione e della replicabilità della vita umana. Come scrive il regista Luca Mazzone per presentare A number, “la serialità, l’anonimato, la banalità della replica: uno spettacolo che mette davanti ad un fatto compiuto. Un padre e una serie di figli. Una riflessione sul valore della vita umana nella sua unicità, nella irripetibilità di ciascun uomo”. Caryl Churchill è una delle protagoniste del teatro contemporaneo inglese, tra le più impegnate in scritture sociali, politiche, femministe e anticolonialiste, fin dagli anni 70. Tra le sue opere, molte delle quali presentate anche sulle scene italiane: Settimo cielo, Top Girls, L’amore del cuore, Far away. Luca Mazzone è regista e drammaturgo, e dal 2005 dirige il Teatro Libero di Palermo, storico spazio di teatro contemporaneo fondato da Beno Mazzone nel 1968, e attuale Centro di produzione teatrale.
“A number” Caryl Churchill e la clonazione umana nello spettacolo del Teatro Libero di Palermo
A Teatri di Vita, Bologna, 26-27 gennaio
Teatri di Vita Centro di Produzione Teatrale via Emilia Ponente 485 - 40132 Bologna - Italia tel & fax (+39) 051 6199900 http://www.teatridivita.it
articolo pubblicato il: 20/01/2024