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"Il signor di Pourceaugnac"

VENERDÌ 17 DICEMBRE A FERMO IL SIGNOR DI POURCEAUGNAC DA MOLIÈRE INAUGURA AL TEATRO DELL'AQUILA DI FERMO CLASSICO CONTEMPORANEO

Venerdì 17 dicembre prende avvio al Teatro dell'Aquila di Fermo con Il signor di Pourceaugnac farsa minore da Molière, "Classico contemporaneo", rassegna promossa dal Comune di Fermo e dall'AMAT in collaborazione con la Regione Marche e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dedicata alle esperienze più giovani della scena che da anni affianca con successo la stagione di prosa.

Con Classico Contemporaneo torna, dopo il successo degli scorsi anni, Scuola di platea, progetto di introduzione al teatro per gli studenti degli istituti superiori di Fermo promosso dall'Amat e dal Comune di Fermo in collaborazione con il corso di Storia del Teatro dell'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo". Il progetto è finalizzato a formare i ragazzi alla cultura teatrale grazie all'ospitalità offerta alle compagnie nell'ambito della rassegna "Classico Contemporaneo". La partecipazione allo spettacolo è solo il momento centrale di un programma che prevede, a seconda dei casi, incontri propedeutici o di approfondimento. I seminari preliminari vogliono essere un momento propedeutico, volto a tracciare alcune linee di lettura dell'opera teatrale attraverso l'ausilio di materiali critici. Le scuole che partecipano al progetto sono il Liceo Classico "Annibal Caro", l'Istituto d'Arte "U. Preziotti", il Liceo Scientifico "T. C. Onesti", il Liceo sociopsicopedagogico "Annibal Caro" e l'Istituto Tecnico Industriale "G. M. Montani". Nella seconda fase, Scuola di platea si sposta a teatro, dove gli studenti assisteranno agli spettacoli. La conclusione del progetto prevede - il giorno successivo alla visione dello spettacolo - l'incontro con la compagnia, occasione per confrontare quanto studiato criticamente e poi visto a teatro con gli stessi artefici della messinscena.

"Quel che nel testo di Molière ci ha ispirato - scrive Antonio Calone che insieme ad Emanuele Valenti, regista dello spettacolo, ha curato la traduzione e l'adattamento dell'opera - è il suo sguardo sul personaggio del signor di Pourceaugnac. Direttamente da due canovacci di commedia dell'arte - Pulcinella pazzo per forza e Pulcinella Burlato - Pourceaugnac è un erede della maschera campana di cui assume tutta l'umanità, tutte le funzioni dissacratorie, comiche e poetiche. È ridicolo, goffo antipatico a volte, ma lo diventa anche a causa dello sguardo che gli altri portano su di lui, con la forza prevaricatrice degli interessi personali, dalla ciarlataneria dei medici che lo dichiarano pazzo ai poliziotti corrotti che lo arrestano. Un Pourceaugnac pazzo per forza che si trova incastrato in una farsa, a tratti una messa nera di cui è vittima sacrificale. Viene segnato, quasi fecondato, come ha notato Michelet, con l'arma di un clistere gigantesco che lo satura di tutte le brutture del mondo. Come spesso succede a Pulcinella a causa della sua inadeguatezza, Pourceaugnac diventa il capro espiatorio di una società vorace e falsa, una galleria di personaggi neri che Molière dipinge con ritmo, ironia e crudeltà. Più si mette alla gogna lui, meglio stiamo noi. "Il signor di Pourceaugnac è una comédie-ballet - continua Valenti - che si rifà in modo piuttosto fedele ai canovacci della commedia dell'arte. Molière si lasciò ispirare e influenzare dai comici italiani che recitavano a Parigi, in particolar modo dal grande Scaramouche, maschera del napoletano Tiberio Fiorilli. Sin dall'inizio, ci è sembrato che i personaggi potessero naturalmente ritrovarsi in una città come Napoli, a cui già Molière pensava ne Le furberie di Scapino. Da Molière a Napoli, dal furbo Sbrigani che è napoletano a Totò, e alla quotidianità poco eroica dei film della commedia all'italiana. Da qui siamo partiti, sulle tracce di quello sguardo comico che è nella nostra tradizione e che scegliamo per raccontare la realtà che conosciamo.

Lo spettacolo è prodotto da Punta Corsara - Fondazione Campania dei Festival. Per informazioni e biglietti: biglietteria del Teatro dell'Aquila (tel. 0734 284295). Inizio spettacolo ore 21.

articolo pubblicato il: 15/12/2010