teatro Il 3 dicembre 2024, in scena al Piccolo Teatro Strehler di Milano La Repubblica - da Platone e Aristofane, Euripide, Eschilo con la regia e drammaturgia di Omar Nedjari. Spettacolo prodotto da Compagnia Università degli Studi di Milano (A.R.C.U.S.) in collaborazione con la compagnia ATIR e NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, il sostegno del Teatro Carcano (dove ha debuttato a febbraio) il contributo di Banca del Monte di Lombardia e il patrocinio del Comune di Milano, per dare voce e corpo al pensiero del grande filosofo. Andato in scena al Teatro Carcano la scorsa stagione, viene proposto in una replica straordinaria, gratuita e aperta alla città grazie anche al patrocinio e al volere del Comune di Milano, in questa cornice prestigiosa, proprio in occasione della chiusura delle celebrazioni del centenario della fondazione dell’Università milanese. In questa occasione lo spettacolo vede anche il sostegno del Piccolo Teatro e il patrocinio di Regione Lombardia Esaltando l'ironia che pervade alcune pagine del testo platonico e giocando con i forti rimandi che risuonano nei testi dei suoi contemporanei, si immagina una commedia moderna, fatta di momenti coreografici, di canzoni, squarci comici e lirici, dove il conflitto si svolgerà prima di tutto nello spettatore, messo di fronte alla proposta di una città dai contorni mostruosi che ci affascina con la bellezza della sua inattaccabile logica. In scena cinque bravissimi attori, circondati da un coro di studenti e allievi attori del laboratorio “Repubblica” di Università degli Studi, faranno vivere le parole del grande filosofo, in un confronto costante fra l’espressività artistica e lo studio accademico, ribaltando visioni, creando corto-circuiti divertenti ed altri inquietanti. Lo spettacolo
Socrate, invitato a cena dall’amico Polemarco, si diverte a cercare, assieme agli invitati, l’origine della giustizia. Stanno giocando e scherzando su cosa sia giusto, su chi sia l’uomo migliore, quando Trasimaco, furibondo, decide di intervenire: “Smettetela di farvi complimenti a vicenda! State farneticando, perché è evidente che il giusto è l’interesse del più forte!”. La furia di Trasimaco genera uno dei dialoghi più interessanti sull’etica e sulla politica. A differenza dell’opera originale, sulla scena sarà Platone a rispondere alla provocazione di Trasimaco, zittendo Socrate, per rivelare le intenzioni di un autore che ha sempre nascosto le proprie idee nella bocca del maestro. Platone ci condurrà in un viaggio alla scoperta della sua città ideale, dove, forse, pochi di noi vorrebbero davvero vivere. Esaltando l’ironia che pervade alcune pagine del testo platonico, mostrando i contrasti interni (la censura di Omero nei primi libri e la sua esaltazione negli ultimi), giocando coi forti rimandi che risuonano in testi dei suoi contemporanei (Aristofane, Eschilo, Euripide) e dei nostri contemporanei, si immagina una commedia moderna, fatta di momenti coreografici e sonori, di canzoni, squarci comici e lirici, dove il conflitto si svolgerà prima di tutto nello spettatore, messo di fronte alla proposta di una città dai contorni mostruosi che ci affascina con la bellezza della sua inattaccabile logica. In questo momento storico, così ricco di contraddizioni, dove una società democratica come quella europea preme per il riconoscimento dei diritti di tutte le minoranze e al contempo accetta fra i suoi membri stati guidati da principi sovranisti e dove le guerre ai nostri confini rivelano ogni giorno risvolti inquietanti, credo sia utile e necessario tornare all’origine della nostra idea di etica, per scoprire che, forse, tutte queste contraddizioni erano già presenti nelle fondamenta. Il progetto
La Repubblica
3 dicembre 2024 ore 20:30 - Piccolo Teatro Strehler, Largo Greppi 1, Milano Ingresso Gratuito con prenotazione articolo pubblicato il: 26/11/2024 |