"Avete presente i monologhi un po' intensi, un po' stand up comedy, un po' flusso di coscienza? Quei monologhi che parlano dell'arte, dell'amore, della vita, ma vogliono anche sembrare simpatici? Quei monologhi che anche il titolo è problematico, perché si legge "una persona" o "prima persona"? Ecco. Proprio di uno di quei monologhi parliamo. Una donna sola in scena affronta e destruttura i luoghi comuni del monologo femminile, svelandoci il rapporto fra autore e attrice, fra testo e messa in scena, e usando questo svelamento dei meccanismi teatrali come un pretesto per porci una domanda: in un mondo dove tutto si consuma e in un lampo diventa obsoleto, come nasce, si trasforma, e soprattutto come viene recepita un'opera d'arte, che sia uno spettacolo teatrale oppure un dipinto, una scultura o un brano musicale? Ci immergiamo così in una riflessione auto-ironica, ma non per questo meno seria, sull'importanza dell'arte e degli artisti per la buona salute della nostra società."
Sabato 11 maggio • ore 21 Domenica 12 maggio • ore 18 Lunedì 13 maggio • ore 21 Prenotazioni: 3341598407 (anche via SMS o WhatsApp) Si prega di arrivare almeno 15 minuti prima per non perdere la prenotazione.
Ingresso € 12 Tessera nuovi soci € 3 Centro Culturale Artemia Via Amilcare Cucchini, 38 Roma (zona Monteverde – Portuense/Forlanini)
articolo pubblicato il: 03/05/2024 ultima modifica: 09/05/2024