periodico di politica e cultura 27 luglio 2024   |   anno XXIV
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cronache: incisione discografica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Pappano su CD


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È stata pubblicata da Warner Classics la nuova incisione discografica di Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale diretti da Antonio Pappano che è già disponibile su CD e sulle principali piattaforme digitali. Il CD raccoglie due delle composizioni più popolari del repertorio russo: la suite sinfonica Shéhérazade di Rimskij-Korsakov, ispirata ai racconti delle Mille e una notte, e il poema sinfonico Una notte sul Monte Calvo di Musorgskij. Programmandole insieme Sir Antonio Pappano, dal 2005 al 2023 Direttore musicale dell'Orchestra e del Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, mette in luce le connessioni fra i due compositori offrendoci allo stesso tempo la rara opportunità di ascoltare due versioni della Notte sul Monte Calvo di Musorgskij, una per orchestra e l’altra per orchestra, coro, voci bianche e basso.

Modest Musorgskij (1839-1881) e Nikolaj Rimskij-Korsakov (1844-1908) facevano entrambi parte (insieme a Borodin, Balakirev e Cui) del gruppo di compositori noti come “Il gruppo dei Cinque” o “Il potente mucchietto”. Rimskij-Korsakov riconobbe lo straordinario talento e l'originalità del suo collega così anticonformista, le cui creazioni sembravano voler sfidare l'establishment musicale dell’epoca. Dopo la morte prematura di Musorgskij, Rimskij-Korsakov volle assicurare un futuro a due delle partiture più sorprendenti del suo collega – l'opera Boris Godunov e il poema sinfonico Una notte sul Monte Calvo – e le rielaborò, rendendole più convenzionali e accessibili al pubblico, e a tal proposito scrisse: «La mia coscienza è in pace, perché ho fatto per la sua musica e per la sua memoria tutto ciò che ero in grado di fare e che avevo il dovere di fare».

La versione di Rimskij-Korsakov della Notte sul Monte Calvo rimane ancora oggi la più popolare, tuttavia non è presente in questo album. Il cd propone invece le due versioni del brano realizzate dallo stesso Musorgskij. La prima (solo orchestrale, 1860) si ispirava a un dramma teatrale andato perduto, La strega di Georgi Mengden, e descriveva appunto un sabba di streghe; alcuni anni dopo, intorno al 1880, il compositore la rielaborò per orchestra, coro, coro di Voci Bianche e voce (in questa registrazione il ruolo del basso è interpretato da Deyan Vatchkov) inserendola nell'opera La fiera di Soročincy, basata su una commedia di Nikolai Gogol, nella quale Satana e i suoi seguaci, una moltitudine di demoni, fanno la loro apparizione durante la notte di San Giovanni. Musorgskij tuttavia non riuscì a completare l’opera, e la seconda versione del brano fu orchestrata dal compositore Vissarion Shebalin nel 1930.

Nel booklet del cd Antonio Pappano dichiara che «[...] è uno shock, dopo essere stati abituati alla versione più “morbida” della Notte sul Monte Calvo di Rimskij-Korsakov, sentire questa musica con un’orchestrazione quasi scheletrica... I suoni non si fondono e i ritmi escono dalla partitura in modo diverso. La presunta mancanza di raffinatezza nella scrittura di Musorgskij le conferisce un mordente insolito per l’epoca [...]. Il modo in cui tratta il ritmo sembra quasi anticipare Stravinskij [...]. Le armonie sono sorprendentemente anticonvenzionali per quei tempi. Soprattutto quando scrive blocchi di accordi, questi sono strettamente legati alla musica ortodossa [...] Tutto è scarno e disadorno, di una cruda ruvidezza [...]. La schiettezza della sua musica sembra riflettere la sua personalità, così aspra e difficile».

Al contrario, l'iridescente suite sinfonica Shéhérazade di Rimskij-Korsakov, che mette in musica quattro fiabe tratte dalle Mille e una notte è, secondo le parole di Pappano, «un superbo capolavoro per orchestra [...] tecnicamente molto impegnativo, anche per il direttore d'orchestra che deve trasmettere il senso della narrazione in modo avvincente [...]. È pieno di immagini [...]. In Shéhérazade spesso affiora una musica quasi cameristica [...] che seduce l'ascoltatore – che contrasto con la musica Musorgskij! Ma per ottenere questi effetti, naturalmente è necessaria un’orchestra di primo ordine. È soprattutto nei momenti più trasparenti e di natura cantabile che la qualità dell'orchestra è davvero decisiva. I musicisti italiani sono noti per il loro suono così melodioso e per il loro stile, ed è per questo che trovo che questo brano sia ideale per l'Orchestra di Santa Cecilia".

Rimskij-Korsakov Shéhérazade Musorgskij Una notte sul Monte Calvo (versioni originali del 1867 & 1880)

Orchestra, Coro e Voci Bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Antonio Pappano direttore

articolo pubblicato il: 19/04/2024

La Folla del XXI Secolo - periodico di politica e cultura
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