Note dell’autrice
Con questo spettacolo desidero far conoscere le mie corde più drammatiche al pubblico che conosce di me solo la parte leggera e brillante. Ciò è dovuto al fatto che in Italia se inizi interpretando un genere difficilmente ti liberano dalle catene in cui quello stesso genere ti intrappola. Ho sempre scritto, anche prima di diventare attrice; ero piccola e scrivevo poesie, tanto che mio papà mi chiamava Minù, come la gattina poetessa degli Aristogatti che tanto amavo! Poi la vita ha fatto in modo che mi facessi conoscere prima come interprete, solo in seconda battuta ho cominciato a pubblicare libri e a rappresentare i miei testi teatrali. In realtà in ogni spettacolo che ho fatto, anche scritto da altri, ho sempre rimaneggiato le mie parti, col permesso dell’autore ovviamente. È più forte di me, vedo l’opera da tutte le angolazioni e mi piace andare a fondo, sempre, sia nel comico che nel drammatico… io definisco questa mia esigenza di particolari “Necessità da 3D”, sì, insomma, mi piace vedere le cose con profondità di immagine, non mi piacciono le rappresentazioni a “bassorilievo” e lavoro per dare una rotondità anche alle stupidaggini che poi non esistono… le stupidaggini fanno l’orlo alla vita che ti imbandiscono! Con il mio SI CENA ALLE OTTO ho dato vita a personaggi realmente esistiti della mia famiglia, romanzati in parte, ma molto aderenti agli originali. C’è la storia della mia famiglia, una famiglia complessa, piena di strane personalità, di drammi e di situazioni paradossali tali a volte da diventare comicissime. Una famiglia come tante, perché tutte le famiglie hanno una storia da raccontare e io l’ho raccontata… nel bene e nel male! Le mie protagoniste sono bellissime e diverse ed ho scelto le due attrici alla prima lettura perché ho capito che avevano dentro e fortissimi i loro drammi. Serve un vissuto per provare alcune emozioni, non necessariamente lo stesso vissuto del racconto, (sarebbe una coincidenza incredibile che però talvolta può capitare) ma che ci sia in un’anima che interpreti almeno… una vita delicata e maltrattata, un’esperienza di gioia e di dolore, di odio e di amore, di fine e di speranza, di morte e di rinascita. Tutti questi elementi bastano a rendere credibile ogni storia e le due attrici (Giovanna Cappuccio nel ruolo della evanescente Anna e Simona Allodi nel ruolo della burbera Serenella) solo leggendo, mi hanno fatto percepire i contatti necessari per interpretare queste due anime tormentate! Non nascondo la mia commozione in alcuni passaggi del racconto, commozione condivisa da molto del pubblico che ha visto la commedia, questo mi incoraggia e mi fa pensare che a volte mettersi a nudo ed esporre le proprie fragilità è un atto d’amore… per noi stessi e per chi ha voglia di ascoltare anche il cuore degli altri.
Francesca Nunzi
Dal 25 al 28 gennaio 2024 Si cena alle otto scritto e diretto da Francesca Nunzi Con Simona Allodi e Giovanna Cappuccio
Teatro Trastevere Il Posto delle Idee Consigliata Prenotazione Via Jacopa de Settesoli 3 feriali ore 21, festivi ore 17,30 Intero 13, Ridotto 10 (prevista tessera associativa) Contatti: 065814004-3283546847 info@teatrotrastevere.it
articolo pubblicato il: 19/01/2024